• Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani

    In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano.

    Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti?

    Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti.

    E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta.

    Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata.

    Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo.
    Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta.

    Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”.

    Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista.

    Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione.

    C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati.

    La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo!

    Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
    Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano. Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti? Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti. E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta. Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata. Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo. Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta. Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”. Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista. Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione. C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati. La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo! Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
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  • LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO

    Dear Archbishop,

    I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio.

    I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church.

    You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero.

    As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church!

    You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime.

    Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution.

    Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath

    He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code).

    As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic.

    So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also.

    Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith.

    God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help.

    With admiration & undying respect.

    Mel Gibson

    LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO

    Caro Arcivescovo,

    Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio.

    So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare.

    Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso.

    Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa!

    Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento.

    Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione.

    Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro

    Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917).

    Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico.

    Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa.

    Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede.

    Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti.

    Con ammirazione e rispetto eterno.

    Mel Gibson

    Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
    LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO Dear Archbishop, I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio. I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church. You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero. As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church! You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime. Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution. Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code). As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic. So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also. Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith. God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help. With admiration & undying respect. Mel Gibson LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO Caro Arcivescovo, Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio. So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare. Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso. Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa! Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento. Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione. Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917). Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico. Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa. Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede. Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti. Con ammirazione e rispetto eterno. Mel Gibson Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
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  • MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA

    E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II.

    La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana.

    C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea.

    Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale.

    Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
    MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II. La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana. C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea. Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale. Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
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  • MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA

    E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II.

    La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana.

    C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea.

    Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale.

    Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
    MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II. La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana. C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea. Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale. Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
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  • Comunicato di Mons. Carlo Maria Viganò https://x.com/CarloMVigano/status/1804418138680832320?t=dywroVduDRS2-ASK78sFYQ&s=19
    Comunicato di Mons. Carlo Maria Viganò https://x.com/CarloMVigano/status/1804418138680832320?t=dywroVduDRS2-ASK78sFYQ&s=19
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  • Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del “delitto di scisma”. Lui replica: “Lo considero un onore”
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/20/vaticano-convoca-monsignor-vigano-accusa-delitto-scisma-replica-un-onore/7595197/
    Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del “delitto di scisma”. Lui replica: “Lo considero un onore” https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/20/vaticano-convoca-monsignor-vigano-accusa-delitto-scisma-replica-un-onore/7595197/
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    Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del "delitto di scisma". Lui replica: "Lo considero un onore" - Il Fatto Quotidiano
    L’ex Sant'Uffizio - nel decreto - ricorda che si tratta di un processo penale extragiudiziale e avverte l’imputato di nominare un avvocato
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  • Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica – RENOVATIO 21

    https://www.renovatio21.com/sterminio-e-matrice-satanica-del-piano-globalista-mons-vigano-invita-a-guardare-oltre-la-farsa-psicopandemica/?amp=1
    Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica – RENOVATIO 21 https://www.renovatio21.com/sterminio-e-matrice-satanica-del-piano-globalista-mons-vigano-invita-a-guardare-oltre-la-farsa-psicopandemica/?amp=1
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    Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica
    Monsignor Carlo Maria Viganò ha inviato un suo intervento al convegno «La morte negata», svoltosi il 10 Maggio 2024 presso l’Auditorium Gavirate (Varese). «Uno degli effetti più immediati dell’infernale operazione manipolatoria psicopandemica è costituito dal rifiuto delle masse di riconoscere di essere state oggetto di una colossale frode» dice l’arcivescovo nel suo messaggio. […]
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  • Chiediamo agli agricoltori di organizzare una chat divisa per regioni in cui proporre i loro prodotti e il loro giusto prezzo e noi li compriamo! Grano, riso, frutta verdura. Non servono confezioni in plastica da supermercato. A noi va bene la cassetta, lo scatolone, il sacco di riso o di grano che mi posso macinare io per averlo integrale ricco e profumato grano della Puglia oer fare la pasta e il pane in casa come facevano i nonni. Cancelliamo la grande distribuzione e i profitti delle banche che ci dissanguano e le tasse ingiuste dirette e indirette che soffocano le nostre vite senza darci nulla in cambio se non altre tasse e multe ingiuste e obblighi e coercizioni e poi farci mangiare cavallette e grilli e la pensione è un miraggio. Mentre i soliti ladri al potere navigano nel lusso sfrenato ridendo del popolo mangiando bistecche e correndo su auto enormi , aerei , yacht da milioni e ville e attici e privilegi da imperatori inquinando senza riguardo e a noi chiedono sacrifici tasse tachipirina vigile attesa e vaccini e farina di grilli. I nostri nonni avrebbero già preso in mano i forconi. Se lo stato non aiuta il popolo allora il popolo fa da se e taglia fuori lo stato! Lavoriamo la terra e compriamo dai contadini direttamente paghiamoli bene e loro ci daranno il meglio. Aiutiamoli a coltivare , aiutiamoli a difendere la terra, a difendere la patria. È casa nostra l'italia. Riprendiamoci l'Italia dagli usurpatori che vogliono i nostri soldi risparmi tasse per comprare armi per fare guerre! Criminali assassini. Ci avete costretto a pagare tasse per comprare armi e poi ammazzare bambi e donne indifesi, costringere popoli alla guerra. Il popolo non vuole mai la guerra sono i potenti delle élite che guadagnano dalle guerre. Il popolo non vince le guerre ma perde i figli. Tagliamo i fondi a questi corrotti venduti, boicottiamo lo stato, le banche e le multinazionali. Mangiamo sano comprando dai contadini e paghiamo in contanti. Basta Stato basta Banche, Basta Lobby, basta Casta, basta multinazionali, basra Massoneria, basta Re e Regine , basta Europa tiranna fatta di politici corrotti e servi e burattini di élite senza scrupoli che creano fame nel mondo. Tutto parte da noi da come spendiamo i nostri soldi. Possiamo darli a banche e multinazionali e governi dei soliti furfanti oppure possiamo comprare dai nostri contadini, dai nostri allevatori, da chi da sempre ha dato la vita e il sangue per farci avere cose buone e sane sulla tavola come da generazioni ci hanno insegnato i nostri nonni. Basta dare i nostri soldi a chi ci vuole eliminare dalla terra. Se siamo in troppi sul pianeta lo decideremo noi e non un gruppetto di ricconi che inventano guerre e pandemie e carestie e vaccini tossici per sterilizzare e ammalare i nostri figli. Basta tachipirina e vigile attesa è ora di muoverci e rompergli il culo e farli vedere chi comanda. Non è con i voti o il denaro che riavremo la nostra Italia ma è solo con il ferro delle nostre spade e dei forconi e trattori che la riavremo.

    Vi offriamo anche il nostro canale di commercio elettronico su Scenario.

    Visita: https://www.scenario.press/products
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  • Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli: https://www.quotidianoweb.it/inchieste/interviste/mons-carlo-maria-vigano-la-verita-trionfa-quande-negata/
    Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli: https://www.quotidianoweb.it/inchieste/interviste/mons-carlo-maria-vigano-la-verita-trionfa-quande-negata/
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    Mons. Carlo Maria Viganò: “la verità trionfa quand’è negata” | Quotidianoweb.it
    Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli
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  • ACCUSE GRAVISSIME e CIRCOSTANZIATE.
    Mons. Carlo Maria Viganò: "La Chiesa di Bergoglio non è quella di Cristo"
    Durissima analisi dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò: "Bergoglio è il liquidatore fallimentare della Chiesa, il suo endorsement nei confronti della "Clinton Foundation" conferma i peggiori sospetti. L'accettazione del Papato da parte di Bergoglio va considerata viziata. Questa situazione è il frutto avvelenato del Concilio Vaticano II".

    VOLEVO I VOSTRI COMMENTI.

    https://youtu.be/RBq6scOzGtI?si=NxomUluoi9TUGC-s

    #monsignorvigano
    #accusevigano
    #papafrancesco
    #apostata
    ACCUSE GRAVISSIME e CIRCOSTANZIATE. Mons. Carlo Maria Viganò: "La Chiesa di Bergoglio non è quella di Cristo" Durissima analisi dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò: "Bergoglio è il liquidatore fallimentare della Chiesa, il suo endorsement nei confronti della "Clinton Foundation" conferma i peggiori sospetti. L'accettazione del Papato da parte di Bergoglio va considerata viziata. Questa situazione è il frutto avvelenato del Concilio Vaticano II". VOLEVO I VOSTRI COMMENTI. https://youtu.be/RBq6scOzGtI?si=NxomUluoi9TUGC-s #monsignorvigano #accusevigano #papafrancesco #apostata
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