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VIDEO | 💥 CHI POSSIEDE LE TESTATE PRINCIPALI DI INFORMAZIONE? Le testate sono 11, ed evitando quelle dedicate allo sport, andiamo a guardare chi manipolizza le persone al pensiero unico: 1. CORRIERE DELLA SERA: RCS MediaGroup, controllato da Urbano Cairo ricco imprenditore che possiede anche La7 2. LA REPUBBLICA: Gruppo GEDI controllata dalla famiglia ricca AGNELLI, che possiede anche il giornale La STAMPA e il SECOLO XIX e 3 radio nazionali; RADIOM2O, DEEJAY, RADIO CAPITAL. 4. IL SOLE 24 ORE: Giornale della CONFINDUSTRIA 5. IL MESSAGGERO: Caltagirone editore, controllata dalla ricca famiglia CALTAGIRONE! 6. IL RESTO DEL CARLINO: editore Monti Riffesser, controllato dalla ricca famiglia MONTI RIFFESSER 7. IL FATTO QUOTIDIANO: controllato da SEIF, che non permette azionisti di controllo. La linea editoriale è decisa dalla maggioranza dei giornalisti della testata. 8. IL MATTINO: Controllata sempre dalla ricca famiglia CALTAGIRONE 9. IL GAZZETTINO: Sempre controllato dai CALTAGIRONE 10. LA NAZIONE: Controllata dalla ricca famiglia dei Monti Riffesser 11. IL GIORNALE: controllato dalla ricca famiglia BERLUSCONI fino a quest'anno fino a quando è stato rilevato dalla ricca famiglia imprenditoriale degli ANGELUCCI, che possiedono IL TEMPO E LIBERO. L'ACQUISTO DEI MAGGIORI MEZZI DI INFORMAZIONE DA PARTE DEI VERTICI INDUSTRIALI, CIOÈ ÉLITE, MANIPOLIZZA LE INFORMAZIONI. Gramsci ci ha lasciato questo consiglio: I lavoratori dovrebbero ricordare che i giornali della classe imprenditoriale sono uno strumento di lotta mosso da idee ed interessi in contrasto con i nostri! Oltre la marea di cavolate che scrivono su quei giornali, riguardo ogni argomento trattato, come, guerra, insetti, vaccini ecc.. vogliono farci credere che avere uno stipendio da fame sia giusto e che siamo noi pigri, mentre loro si godono i milioni guadagnati sulle nostre spalle e sul lavoro di merda che vorrebbero farci fare! #giornali #quotidiani #stampacorrotta

Simone Terreni, qualcuno lo ricorderà, è l’Imprenditore che lo scorso febbraio aveva assunto una donna di 27 anni che al colloquio aveva rivelato di essere incinta. Oggi Terreni, dopo le lunari dichiarazioni di Elisabetta Franchi, anche lei imprenditrice, ha preso metaforicamente carta e penna e le ha dato una di quelle lezioni di stile e di imprenditoria a cui raramente abbiamo la fortuna di assistere. Da leggere fino in fondo. “Cara Elisabetta Franchi, Mi si chiedeva un’opinione in merito a una sua intervista che ha suscitato un vespaio, ed è finita su tutti i social e tutti i media. Qualche settimana fa era toccato a me finire su tutti i social e su tutti i giornali per una vicenda opposta alla sua: una ragazza incinta era venuta a colloquio da me “confessando” con timore la sua gravidanza e io l’ho assunta lo stesso. Non entro nel merito delle sue affermazioni discriminatorie che si commentano da sole. Le faccio rilevare che se effettivamente si fosse comportata così sarebbe semplicemente fuorilegge. C’è però una cosa non mi torna. Lei si definisce Imprenditrice. Io però non mi sento suo collega. Proprio no! Lei non è un’imprenditrice, ma una donna d’affari, abituata ad avere le persone al suo servizio H24. Un imprenditore, invece, è al servizio dei propri collaboratori e non viceversa. Un imprenditore assume le persone in base alle capacità e alle competenze e non in base al sesso o all’età. Un imprenditore sa pianificare e non teme di perdere una collaboratrice per qualche mese. Un imprenditore crea una squadra di persone, non un’azienda piramidale. Un imprenditore non ha paura di una gravidanza, ma è felice se con la sua azienda aiuta giovani madri e giovani padri a dare la vita a delle creature. Perché un bambino, lo ridico, non può mai essere un problema. Cordialmente Simone Terreni”