• CARI AMICI, DAL PRIMO OTTOBRE , E' ENTRATA IN VIGORE LA PATENTE EDILIZIA PER LE IMPRESE E PER I LAVORATORI AUTONOMI. CHI NON HA ALMENO 15 PUNTI, E' TAGLIATO FUORI DALLA ATTIVITA' EDILIZIA, E QUESTA NOVITA' E' STATA INTRODOTTA DALLA UNIIONE EUROPEA. SEMPRE PEGGIO. POVERA ITALIA !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI E BUONA GIORNATA. UN ABBRACCIO AGLI AMICI CHE HANNO DATO IL LORO LIKE.
    CARI AMICI, DAL PRIMO OTTOBRE , E' ENTRATA IN VIGORE LA PATENTE EDILIZIA PER LE IMPRESE E PER I LAVORATORI AUTONOMI. CHI NON HA ALMENO 15 PUNTI, E' TAGLIATO FUORI DALLA ATTIVITA' EDILIZIA, E QUESTA NOVITA' E' STATA INTRODOTTA DALLA UNIIONE EUROPEA. SEMPRE PEGGIO. POVERA ITALIA !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI E BUONA GIORNATA. UN ABBRACCIO AGLI AMICI CHE HANNO DATO IL LORO LIKE.
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  • ECCO QUELLO CHE EFFETTIVAMENTE STA SUCCEDENDO.
    La Germania non ne può più del green. «No ai vincoli per le piccole aziende»
    Il ministro della Giustizia Marco Buschmann annuncia di voler rinegoziare la direttiva Ue che impone un «bilancio di sostenibilità» alle imprese con più di 11 addetti. Per il sistema tedesco avrebbe un costo di 1,6 miliardi.La direttiva Csrd (Corporate...
    https://www.laverita.info/la-germania-non-ne-puo-piu-del-green-no-ai-vincoli-per-le-piccole-aziende-2669297765.html
    ECCO QUELLO CHE EFFETTIVAMENTE STA SUCCEDENDO. La Germania non ne può più del green. «No ai vincoli per le piccole aziende» Il ministro della Giustizia Marco Buschmann annuncia di voler rinegoziare la direttiva Ue che impone un «bilancio di sostenibilità» alle imprese con più di 11 addetti. Per il sistema tedesco avrebbe un costo di 1,6 miliardi.La direttiva Csrd (Corporate... https://www.laverita.info/la-germania-non-ne-puo-piu-del-green-no-ai-vincoli-per-le-piccole-aziende-2669297765.html
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    La Germania non ne può più del green. «No ai vincoli per le piccole aziende»
    Il ministro della Giustizia Marco Buschmann annuncia di voler rinegoziare la direttiva Ue che impone un «bilancio di sostenibilità» alle imprese con più di 11 addetti. Per il sistema tedesco avrebbe un costo di 1,6 miliardi.La direttiva Csrd (Corporate sustainability reporting directive), quella che...
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  • Per eliminare il capo di Hezbollah (al momento non si sa se l'obiettivo sia stato raggiunto) Israele ha bombardato un quartiere di Beirut. Sette o otto palazzi di dieci piani sono stati rasi al suolo. Non si tratta, del resto, di una novità. L'esercito israeliano ci ha abituato ad imprese del genere.
    Quante persone sono state uccise? Trecento? Cinquecento? Mille? Probabilmente non lo sapremo mai. I nostri giornali sono troppo impegnati a parlare di calcio, dell'amante di Sangiuliano e di altri pettegolezzi. Nessuno chiederà a Saviano , a Paolo Giordano, a Emanuele Trevi, a Michele Serra, a Federico Rampini, a tutti quegli intellettuali in servizio permanente presso le televisioni e le gazzette di condannare quanto accaduto. Questi signori hanno esaurito il loro sdegno nel gettare letame sui renitenti al vaccino e sugli amici di Putin.
    Nessuno chiederà a Liliana Segre di prendere le distanze dai crimini dello stato di Israele.
    E allora, una buona volta è venuto il momento di dirlo: i più spregevoli responsabili delle enormità che avvengono sotto i nostri occhi non sono i governanti israeliani ma quei giornalisti e quegli intellettuali che col loro silenzio le rendono possibili.

    Silvio Dalla Torre
    Per eliminare il capo di Hezbollah (al momento non si sa se l'obiettivo sia stato raggiunto) Israele ha bombardato un quartiere di Beirut. Sette o otto palazzi di dieci piani sono stati rasi al suolo. Non si tratta, del resto, di una novità. L'esercito israeliano ci ha abituato ad imprese del genere. Quante persone sono state uccise? Trecento? Cinquecento? Mille? Probabilmente non lo sapremo mai. I nostri giornali sono troppo impegnati a parlare di calcio, dell'amante di Sangiuliano e di altri pettegolezzi. Nessuno chiederà a Saviano , a Paolo Giordano, a Emanuele Trevi, a Michele Serra, a Federico Rampini, a tutti quegli intellettuali in servizio permanente presso le televisioni e le gazzette di condannare quanto accaduto. Questi signori hanno esaurito il loro sdegno nel gettare letame sui renitenti al vaccino e sugli amici di Putin. Nessuno chiederà a Liliana Segre di prendere le distanze dai crimini dello stato di Israele. E allora, una buona volta è venuto il momento di dirlo: i più spregevoli responsabili delle enormità che avvengono sotto i nostri occhi non sono i governanti israeliani ma quei giornalisti e quegli intellettuali che col loro silenzio le rendono possibili. Silvio Dalla Torre
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  • Si salvi chi può.
    È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana.

    Angelo Di Lorenzo
    Avvocati Liberi

    È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana.

    Dopo aver ammalorato l’intera popolazione con l’imposizione di assumere obbligatoriamente farmaci imperfetti e sperimentali, ora si continua a raccomandarne l’assunzione con la consapevolezza degli effetti avversi che essi provocano alle persone, soprattutto ai fragili, agli anziani, ai bambini ed alle donne in gravidanza.

    L’indicazione arriva dalla circolare del Ministero della Salute del 16.9.2024 recante le ’raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2024/2025 anti Covid-19’, precisamente dal solito Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Francesco Vaia, che dirige la politica sanitaria dell’attuale governo in perfetta continuità con quello precedente, solo che cambia la comunicazione: al termine “obbligo” si sostituisce la parola “raccomandazione”, indirizzata ad una serie di soggetti (tra cui quasi tutte le istituzioni governative e regionali, molte società scientifiche, le principali imprese di trasporto e agli ordini dei medici), i quali poi provvederanno, come di costume, a trasformarla in obbligo di fatto al momento dell’applicazione concreta, esattamente come è stato per la recente raccomandazione del DG Vaia indirizzato a tutte le strutture sanitarie di imporre mascherine e tamponi per l’accesso ai servizi sanitari.

    Dunque parliamo di un indirizzo dato consapevolmente, conoscendo i pericoli degli eventi avversi e l’assoluta inesistenza di un rapporto favorevole del rischio/beneficio, ma tant’è, seppure l’assunzione di tali farmaci procuri lesioni o addirittura la morte, gli autori della propaganda vaccinale sanno perfettamente che non risponderanno di nulla, perché loro sì che sono immuni; perché se immuni lo sono stati gli Speranza & Co., a maggior ragione lo saranno Schillaci, Vaia & Co.

    Ecco quindi che si raccomanda la vaccinazione contro la variante JN.1 della malattia Covid-19 (ovviamente nessuno parla più di immunizzazione), con una dose di richiamo annuale come per l’antinfluenzale, da somministrarsi in via prioritaria agli over 80, agli ospiti delle RSA, agli individui ad alta fragilità con sistema immunitario compromesso e agli operatori sanitari e sociosanitari.

    Attenzione però, nell’ottica dell’immunità dei decisori di questi atti medici, i prodotti farmaceutici sono destinati anche ai guariti, perché “l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta un controindicazione alla vaccinazione”.

    E lo stesso vale per le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento, nonché per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni ai quali, se sani, saranno inoculati poverini con 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda).

    Follia impunita

    Pensare poi come estenderla a tutti Facile

    Si consiglia la somministrazione alle persone fragili tra i 6 mesi e i 59 anni nonché ai familiari, ai conviventi e ai caregiver di persone con gravi fragilità, tanto che importa che se si registrano aumenti esponenziali di tumori ed infarti tra i giovani, la colpa è dello "stile di vita" non dei farmaci che lo Stato fa assumere loro.

    C’è da chiedersi poi su che basi sarebbe stato accertato questo nesso causale di tipo sociale ed escluso, invece, quello scientifico ma, come abbiamo capito, qui di diritto e di scienza non si parla più, perché la politica ed il liberismo sfrenato hanno cancellato ogni forma di responsabilità pubblica e giustificato ogni tipo di abuso.

    Non ci resta che sperare nella prudenza e nell’istinto di autoconservazione dei cittadini, altrimenti rimarranno soli, perché se subiranno effetti avversi non troveranno un SSN pronto a curarli, anzi, saranno rinnegati e colpevolizzati per il proprio stile di vita sregolato.

    Fonte: Avvocati Liberi
    Si salvi chi può. È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana. Angelo Di Lorenzo Avvocati Liberi È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana. Dopo aver ammalorato l’intera popolazione con l’imposizione di assumere obbligatoriamente farmaci imperfetti e sperimentali, ora si continua a raccomandarne l’assunzione con la consapevolezza degli effetti avversi che essi provocano alle persone, soprattutto ai fragili, agli anziani, ai bambini ed alle donne in gravidanza. L’indicazione arriva dalla circolare del Ministero della Salute del 16.9.2024 recante le ’raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2024/2025 anti Covid-19’, precisamente dal solito Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Francesco Vaia, che dirige la politica sanitaria dell’attuale governo in perfetta continuità con quello precedente, solo che cambia la comunicazione: al termine “obbligo” si sostituisce la parola “raccomandazione”, indirizzata ad una serie di soggetti (tra cui quasi tutte le istituzioni governative e regionali, molte società scientifiche, le principali imprese di trasporto e agli ordini dei medici), i quali poi provvederanno, come di costume, a trasformarla in obbligo di fatto al momento dell’applicazione concreta, esattamente come è stato per la recente raccomandazione del DG Vaia indirizzato a tutte le strutture sanitarie di imporre mascherine e tamponi per l’accesso ai servizi sanitari. Dunque parliamo di un indirizzo dato consapevolmente, conoscendo i pericoli degli eventi avversi e l’assoluta inesistenza di un rapporto favorevole del rischio/beneficio, ma tant’è, seppure l’assunzione di tali farmaci procuri lesioni o addirittura la morte, gli autori della propaganda vaccinale sanno perfettamente che non risponderanno di nulla, perché loro sì che sono immuni; perché se immuni lo sono stati gli Speranza & Co., a maggior ragione lo saranno Schillaci, Vaia & Co. Ecco quindi che si raccomanda la vaccinazione contro la variante JN.1 della malattia Covid-19 (ovviamente nessuno parla più di immunizzazione), con una dose di richiamo annuale come per l’antinfluenzale, da somministrarsi in via prioritaria agli over 80, agli ospiti delle RSA, agli individui ad alta fragilità con sistema immunitario compromesso e agli operatori sanitari e sociosanitari. Attenzione però, nell’ottica dell’immunità dei decisori di questi atti medici, i prodotti farmaceutici sono destinati anche ai guariti, perché “l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta un controindicazione alla vaccinazione”. E lo stesso vale per le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento, nonché per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni ai quali, se sani, saranno inoculati poverini con 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda). Follia impunita Pensare poi come estenderla a tutti Facile Si consiglia la somministrazione alle persone fragili tra i 6 mesi e i 59 anni nonché ai familiari, ai conviventi e ai caregiver di persone con gravi fragilità, tanto che importa che se si registrano aumenti esponenziali di tumori ed infarti tra i giovani, la colpa è dello "stile di vita" non dei farmaci che lo Stato fa assumere loro. C’è da chiedersi poi su che basi sarebbe stato accertato questo nesso causale di tipo sociale ed escluso, invece, quello scientifico ma, come abbiamo capito, qui di diritto e di scienza non si parla più, perché la politica ed il liberismo sfrenato hanno cancellato ogni forma di responsabilità pubblica e giustificato ogni tipo di abuso. Non ci resta che sperare nella prudenza e nell’istinto di autoconservazione dei cittadini, altrimenti rimarranno soli, perché se subiranno effetti avversi non troveranno un SSN pronto a curarli, anzi, saranno rinnegati e colpevolizzati per il proprio stile di vita sregolato. Fonte: Avvocati Liberi
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  • Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • Adesso le aziende piangono miseria dato che non hanno i profitti di quel periodo

    https://dituttoedipiu.altervista.org/crisi-post-pandemia-il-crollo-delle-aziende-che-si-sono-arricchite-durante-il-covid-19/


    #crisipostpandemia #crolloaziende #profitticovid #aziendericchecovid #pandemiaprofitti #covid19 #imprese #economia #affaripandemia #effetticovid #postpandemia #lockdown #mercatoeconomico #aziendecovid #crisieconomica #fatturato #aziendeitaliane #societa #impreseincollasso #finanza #guadagni #profitti #ricchezzacovid #fatturatocovid #mercatipostcovid #affaricovid #declinoaziende #aziendecrisi #business #crolloeconomico #pandemianews.
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    Crisi post-pandemia: Il crollo delle aziende che si sono arricchite durante il Covid-19
    Crisi post-pandemia: Il crollo delle aziende che si sono arricchite durante il Covid-19 - Durante i giorni più bui della pandemia
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  • Giustamente l'UE non pensa al benessere del popolo...


    https://dituttoedipiu.altervista.org/come-la-ue-ha-privatizzato-il-nostro-cibo-per-il-bene-delle-multinazionali/

    #UE #privatizzazione #cibo #multinazionali #benessere #popolo #politica #economia #diritti #giustizia #società #alimentazione #sicurezzaalimentare #agricoltura #sostenibilità #salute #regolamenti #normative #mercato #consumatori #trasparenza #corruzione #lobby #profitto #ambiente #dirittiumani #imprese #commercio #disuguaglianza #dirittidelconsumatore
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    COME LA UE HA PRIVATIZZATO IL NOSTRO CIBO: PER IL BENE DELLE MULTINAZIONALI - D TUTTO E D+
    COME LA UE HA PRIVATIZZATO IL NOSTRO CIBO: PER IL BENE DELLE MULTINAZIONALI Di Daniele Ioannilli Il Passo del Brennero ha un’altitudine di soli 1372 metri. Nella Storia è quindi stata una porta da e per l’Italia molto favorevole: è da qui che passarono le legioni romane alla conquista dell’Europa e successivamente gli imperatori tedeschi diretti a Roma dal Papa per ottenerne l’investitura. Ed è da qui che
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/il-nonno-di-jeff-bezos-cofondantore-della-darpa/

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    IL NONNO DI JEFF BEZOS, COFONDANTORE DELLA DARPA - D TUTTO E D+
    Da dove vengono i i “padroni universali” e cosa pensano? Scrisse Giulietto Chiesa: “Sono arrivato a questa domanda dopo avere compreso che costoro, i “padroni universali”, esistono davvero e devono av
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  • CONAD PROMUOVE L'AGENDA 2030

    La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole.

    1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN

    Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green.
    Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green.

    2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE

    Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke.

    3) LA FONDAZIONE CONAD

    Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay.

    CONCLUSIONI

    BOICOTTIAMO CONAD senza SE e SENZA MA!
    CONAD PROMUOVE L'AGENDA 2030 La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole. 1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green. Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green. 2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke. 3) LA FONDAZIONE CONAD Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay. CONCLUSIONI BOICOTTIAMO CONAD senza SE e SENZA MA!
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  • Essendo Guido Crosetto un bugiardo, ha sempre detto di essere impegnato a favorire la pace in Ucraina. Oggi scopriamo che Crosetto invierà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire in profondità il territorio russo. Ho perso il conto delle menzogne di Guido Crosetto. Però ricordo la sua faccia tosta quando si vantò di avere fatto pressioni su Zelensky per favorire la missione di pace del Papa alla festa del Fatto quotidiano a settembre 2023. Crosetto è come Tajani. Da una parte, Tajani dice di volere la pace in Palestina; dall’altra, dà a Netanyahu missili, bombe, fucili e proiettili per massacrare i bambini palestinesi. Allo stesso modo, Crosetto dice di volere la pace in Ucraina, ma lavora soltanto per la guerra. Se la Russia, per reagire ai missili della Nato, colpisse l’Ucraina con le testate nucleari o scoppiasse la Terza guerra mondiale, Crosetto dovrà essere ritenuto direttamente responsabile di una simile catastrofe. Aggiungo che Putin sta pesantemente colpendo le imprese italiane in Russia che ha iniziato a nazionalizzare, come l'Ariston.

    Alessandro Orsini
    Essendo Guido Crosetto un bugiardo, ha sempre detto di essere impegnato a favorire la pace in Ucraina. Oggi scopriamo che Crosetto invierà all’Ucraina i missili “Storm Shadow” per colpire in profondità il territorio russo. Ho perso il conto delle menzogne di Guido Crosetto. Però ricordo la sua faccia tosta quando si vantò di avere fatto pressioni su Zelensky per favorire la missione di pace del Papa alla festa del Fatto quotidiano a settembre 2023. Crosetto è come Tajani. Da una parte, Tajani dice di volere la pace in Palestina; dall’altra, dà a Netanyahu missili, bombe, fucili e proiettili per massacrare i bambini palestinesi. Allo stesso modo, Crosetto dice di volere la pace in Ucraina, ma lavora soltanto per la guerra. Se la Russia, per reagire ai missili della Nato, colpisse l’Ucraina con le testate nucleari o scoppiasse la Terza guerra mondiale, Crosetto dovrà essere ritenuto direttamente responsabile di una simile catastrofe. Aggiungo che Putin sta pesantemente colpendo le imprese italiane in Russia che ha iniziato a nazionalizzare, come l'Ariston. Alessandro Orsini
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