• 🇺🇲 LE MANI DI MUSK SUL MONDO
    Non so se sia scritto nel Talmud o se sia soltanto una leggenda ebraica, ma re Salomone aveva un anello magico che lo manteneva sempre in perfetto equilibrio spirituale. Le disfatte più gravi non lo abbattevano e i trionfi più magnifici non lo esaltavano. Sull'anello era incastonata una capsula che solo lui poteva aprire. Dentro erano incise parole magiche. Bastava che le leggesse e il suo spirito entrava in sintonia con Dio. Nessuno sapeva cosa ci fosse scritto.
    Quando Salomone morì, gli eredi aprirono l'anello e finalmente lessero le parole magiche. C'era scritto semplicemente: "Ricorda che anche questo passerà".
    Anche la gioia di oggi passerà. Oggi facciamo festa e giustamente guardiamo al futuro dell'umanità con tante speranze, e ringraziamo per il terribile pericolo scampato.
    C'è però una nuvola in cielo.
    Trump non avrebbe vinto se due anni fa Elon Musk non avesse speso 44 mld. per comprare Twitter (che non valeva neanche la metà), lasciare la libertà di parola e, coi suoi oltre 200 mln. di follower, non avesse sostenuto di peso la sua candidatura. E poi, nel momento critico, ha di fatto "comprato" a 47 $ l'uno i voti negli "Stati in bilico", arrivando alla fine a pagarne 100 in Pennsylvania. Ed è facile immaginare che coi suoi satelliti abbia controllato capillarmente la rete informatica elettorale per evitare frodi.
    Siamo sinceri: di fatto l'uomo forte del triumvirato Trump - Kennedy - Musk è lui.
    Musk, per nostra fortuna, ha comprato la campagna elettorale coi suoi soldi e la sua straordinaria capacità organizzativa. Però, a ben vedere, ha comprato anche gli USA, e attraverso gli USA, l'Occidente e forse il destino del mondo.
    Chi è veramente?
    Nella sua personalità ci sono tanti aspetti misteriosi ed equivoci. Non solo quelli pubblici, come l'abbraccio a Netanyahu. Ma ad esempio il fatto che abbia sostenuto fino a quattro mesi fa di avere incontrato Trump per caso a una cena da amici e di avere scambiato quattro chiacchere di politica dopo cena. Poi Trump ha rivelato che finanziava la sua campagna da molto tempo con 45 mln. al mese.
    Oppure il fatto che, essendo uno dei maggiori appaltatori della NASA, giuri che le missioni Apollo portarono l'uomo sulla Luna nel 1969 con un'astronave che era un assurdo tecnologico e faceva a pugni con le leggi della fisica, quando 55 anni dopo non ci riesce nemmeno lui con le sue straordinarie tecnologie spaziali di oggi.
    E anche il suo stile di vita, la prole ottenuta con maternità surrogata e la passione per i chip cerebrali sono sospetti.
    Nessuno sa esattamente cosa voglia Elon Musk. Qualcuno ipotizza che sia l'anticristo, il falso salvatore dell'umanità.
    Mai fidarsi.
    Intanto però prendiamo atto che ha combattuto con noi. Ha sempre criticato le restrizioni covid, i vaccini e, soprattutto, gli obblighi vaccinali e i green pass.
    Ha attaccato il WEF, ha da tempo sostenuto che la guerra in Ucraina è persa ed è soltanto un'inutile carneficina. Inoltre ha detto che quando Israele uccide un "terrorista", e in più la moglie, le figlie e brucia la casa, se scampa qualcuno, di certo andrà ad arruolarsi, e così dove prima c'era un "terrorista" dopo ce ne sono due.
    Poi detesta Bill Gates.
    Perciò meglio averlo con noi che contro. Forse tutto quello che vuole è che gli si lasci fare quel suo folle progetto di colonizzazione di Marte.
    Ovviamente con la tecnologia di cui dispone non ci riuscirà MAI.
    Probabilmente non porterà nemmeno l'uomo sulla Luna. Però è giusto che qualche visionario inizi il cammino. Fra due secoli potrebbe essere realtà. E magari intanto farà guadagnare l'industria aerospaziale e il complesso industriale-militare, tenendolo lontano dalla tentazione di scatenare nuove guerre per guadagnarci sopra.
    La democrazia non è mai esistita. Senza soldi non si fa politica, e perciò le scelte politiche in Occidente le fanno i miliardari. Lui almeno ci lascia parlare e ci ascolta. Meglio averlo con noi che contro di noi.
    Intanto ci ha scampato l'inferno. E presto inizieranno le purghe per gli esponenti più corrotti di questi anni di follia criminale. L'ha promesso, perciò lo farà. E lui vince sempre.

    🇺🇲 MUSK'S HANDS ON THE WORLD
    I don't know if it's written in the Talmud or if it's just a Jewish legend, but King Solomon had a magic ring that always kept him in perfect spiritual balance. The most serious defeats did not defeat him and the most magnificent triumphs did not exalt him. On the ring was set a capsule that only he could open. Inside were engraved magic words. He only had to read them and his spirit entered into harmony with God. No one knew what was written.
    When Solomon died, his heirs opened the ring and finally read the magic words. It simply said: "Remember that this too shall pass."
    Even today's joy will pass. Today we celebrate and rightly look to the future of humanity with great hope, and we give thanks for the terrible danger escaped.
    However, there is a cloud in the sky.
    Trump would not have won if two years ago Elon Musk had not spent 44 billion to buy Twitter (which was not even worth half), allowed freedom of speech and, with his over 200 million followers, had not strongly supported his candidacy. And then, at the critical moment, he effectively "bought" the votes in the "swing states" at $47 each, eventually paying 100 in Pennsylvania. And it is easy to imagine that with his satellites he controlled the electoral computer network in detail to avoid fraud.
    Let's be honest: in fact, the strong man of the Trump - Kennedy - Musk triumvirate is him.
    Musk, fortunately for us, bought the electoral campaign with his money and his extraordinary organizational skills. However, if you look closely, he also bought the USA, and through the USA, the West and perhaps the destiny of the world.
    Who is he really?
    There are many mysterious and ambiguous aspects to his personality. Not just the public ones, like the hug to Netanyahu. But for example the fact that he claimed until four months ago that he had met Trump by chance at a dinner with friends and that they had exchanged a few political chats after dinner. Then Trump revealed that he had been financing his campaign for a long time with 45 million a month.
    Or the fact that, being one of NASA's major contractors, he swears that the Apollo missions brought man to the Moon in 1969 with a spaceship that was a technological absurdity and clashed with the laws of physics, when 55 years later he can't do it either with his extraordinary space technologies of today.
    And his lifestyle, the offspring obtained through surrogate motherhood and the passion for brain chips are also suspect.
    Nobody knows exactly what Elon Musk wants. Some hypothesize that he is the antichrist, the false savior of humanity.
    Never trust.
    In the meantime, however, let's take note that he fought with us. He has always criticized covid restrictions, vaccines and, above all, vaccination obligations and green passes.
    He attacked the WEF, he has long argued that the war in Ukraine is lost and is just a useless slaughter. He also said that when Israel kills a "terrorist", plus his wife, daughters and burns down the house, if someone survives, they will certainly go and enlist, and so where before there was one "terrorist" later there are two.
    Then he hates Bill Gates.
    So it's better to have him with us than against us. Maybe all he wants is to be allowed to do his crazy project of colonizing Mars.
    Obviously with the technology he has he will NEVER succeed.
    He probably won't even put man on the Moon. But it's right that some visionary begins the journey. In two centuries it could be a reality. And maybe in the meantime he will make the aerospace industry and the military-industrial complex profit, keeping it away from the temptation to start new wars to make money from them.
    Democracy has never existed. Without money, you can't do politics, and therefore political choices in the West are made by billionaires. At least he lets us talk and listens to us. Better to have him with us than against us. In the meantime, he has saved us from hell. And soon the purges will begin for the most corrupt exponents of these years of criminal madness. He promised it, so he will do it. And he always wins.
    🟡 🌎 🇺🇲 LE MANI DI MUSK SUL MONDO Non so se sia scritto nel Talmud o se sia soltanto una leggenda ebraica, ma re Salomone aveva un anello magico che lo manteneva sempre in perfetto equilibrio spirituale. Le disfatte più gravi non lo abbattevano e i trionfi più magnifici non lo esaltavano. Sull'anello era incastonata una capsula che solo lui poteva aprire. Dentro erano incise parole magiche. Bastava che le leggesse e il suo spirito entrava in sintonia con Dio. Nessuno sapeva cosa ci fosse scritto. Quando Salomone morì, gli eredi aprirono l'anello e finalmente lessero le parole magiche. C'era scritto semplicemente: "Ricorda che anche questo passerà". Anche la gioia di oggi passerà. Oggi facciamo festa e giustamente guardiamo al futuro dell'umanità con tante speranze, e ringraziamo per il terribile pericolo scampato. C'è però una nuvola in cielo. Trump non avrebbe vinto se due anni fa Elon Musk non avesse speso 44 mld. per comprare Twitter (che non valeva neanche la metà), lasciare la libertà di parola e, coi suoi oltre 200 mln. di follower, non avesse sostenuto di peso la sua candidatura. E poi, nel momento critico, ha di fatto "comprato" a 47 $ l'uno i voti negli "Stati in bilico", arrivando alla fine a pagarne 100 in Pennsylvania. Ed è facile immaginare che coi suoi satelliti abbia controllato capillarmente la rete informatica elettorale per evitare frodi. Siamo sinceri: di fatto l'uomo forte del triumvirato Trump - Kennedy - Musk è lui. Musk, per nostra fortuna, ha comprato la campagna elettorale coi suoi soldi e la sua straordinaria capacità organizzativa. Però, a ben vedere, ha comprato anche gli USA, e attraverso gli USA, l'Occidente e forse il destino del mondo. Chi è veramente? Nella sua personalità ci sono tanti aspetti misteriosi ed equivoci. Non solo quelli pubblici, come l'abbraccio a Netanyahu. Ma ad esempio il fatto che abbia sostenuto fino a quattro mesi fa di avere incontrato Trump per caso a una cena da amici e di avere scambiato quattro chiacchere di politica dopo cena. Poi Trump ha rivelato che finanziava la sua campagna da molto tempo con 45 mln. al mese. Oppure il fatto che, essendo uno dei maggiori appaltatori della NASA, giuri che le missioni Apollo portarono l'uomo sulla Luna nel 1969 con un'astronave che era un assurdo tecnologico e faceva a pugni con le leggi della fisica, quando 55 anni dopo non ci riesce nemmeno lui con le sue straordinarie tecnologie spaziali di oggi. E anche il suo stile di vita, la prole ottenuta con maternità surrogata e la passione per i chip cerebrali sono sospetti. Nessuno sa esattamente cosa voglia Elon Musk. Qualcuno ipotizza che sia l'anticristo, il falso salvatore dell'umanità. Mai fidarsi. Intanto però prendiamo atto che ha combattuto con noi. 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    https://www.7cups.com/@Abroadgateway81
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    https://jobs.windomnews.com/profiles/4955276-abroad-gateway
    https://collectednotes.com/abroadgateway81/unknown
    https://www.mothering.com/members/abroadgateway81.477334/#about
    https://uplink.weforum.org/uplink/s/profile/005TE000004XhtW
    https://www.dnxjobs.de/users/Abroadgateway81
    https://submitarticlesblog.com/author/abroadgateway81/
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    https://pitchwall.co/user/abroadgateway81
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    https://www.inflearn.com/users/@abroadgateway
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    https://developer.cisco.com/user/profile/e799deef-0be3-5922-9801-7691c490b6dc
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  • OpenAI, la trasformazione da no-profit a for-profit e l’addio di Mira Murati

    OpenAI si prepara a diventare una società a scopo di lucro, con conseguenze sulla sua missione iniziale. Inoltre, Mira Murati lascia l'azienda...

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    OpenAI, la trasformazione da no-profit a for-profit e l’addio di Mira Murati - Il Sole 24 ORE
    La società pronta al cambio della forma giuridica. Intanto Mira Murati (figura chiave dell’azienda) annuncia l’addio
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  • NON FARÀ NEANCHE UN GIORNO!
    Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l’obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: “Incredibile”

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    NON FARÀ NEANCHE UN GIORNO! Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l’obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: “Incredibile” https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-procura-chiede-6-anni-per-salvini-sullo-sbarco-decideva-soltanto-lui-e-creo-caos-istituzionale-lui-e-un-processo-politico/7693031/
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    Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l'obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: "Incredibile" - Il Fatto Quotidiano
    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
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  • Cronaca
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”

    di F. Q. | 14 Settembre 2024

    Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento.

    L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni.

    “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti.

    “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“.

    “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”.

    E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”.

    Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”.

    “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
    Cronaca Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” di F. Q. | 14 Settembre 2024 Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento. L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni. “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti. “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“. “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”. E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”. Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”. “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
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    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: "Difendere i confini non è reato". Pm: "In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro" - Il Fatto Quotidiano
    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
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  • AL RALLENTY

    Da stamattina ho l'impressione di raccontare un'escalation che stiamo vivendo al rallenty. Tutte cose apparentemente slegate, ma che viste insieme danno l'idea di un'improvvisa degenerazione della situazione.

    Uno sportivo va a giocare in Iran quasi 10 anni fa, e oggi per questo motivo viene cacciato dagli US Open.

    Succede al tennista italiano Bortolotti, che ovviamente 10 anni fa si era limitato a verificare che l'Italia non fosse in guerra con l'Iran prima di partire, e non avendo la sfera di cristallo non sapeva che 10 anni dopo ciò avrebbe dato fastidio agli Usa.

    Non importa. Veniamo colpiti a caso, per motivi random, con colpe inventate su due piedi. Chiunque può essere vittima in qualunque momento pur senza aver fatto nulla.

    E questo è tipico, tipico, dei più feroci regimi totalitari.
    🐌AL RALLENTY Da stamattina ho l'impressione di raccontare un'escalation che stiamo vivendo al rallenty. Tutte cose apparentemente slegate, ma che viste insieme danno l'idea di un'improvvisa degenerazione della situazione. Uno sportivo va a giocare in Iran quasi 10 anni fa, e oggi per questo motivo viene cacciato dagli US Open.😳 Succede al tennista italiano Bortolotti, che ovviamente 10 anni fa si era limitato a verificare che l'Italia non fosse in guerra con l'Iran prima di partire, e non avendo la sfera di cristallo non sapeva che 10 anni dopo ciò avrebbe dato fastidio agli Usa.🔮 Non importa. Veniamo colpiti a caso, per motivi random, con colpe inventate su due piedi. Chiunque può essere vittima in qualunque momento pur senza aver fatto nulla. E questo è tipico, tipico, dei più feroci regimi totalitari.😡
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  • QUANDO si parla di Open di Mentana.
    #open
    #mentana
    QUANDO si parla di Open di Mentana. #open #mentana
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  • FORSE NESSUNO NE PARLA PERCHÉ È BIELORUSSA???

    Aryna Sabalenka vince lo US Open al termine di una finale pazza con Pegula. Alla bielorussa il 3° titolo slam

    https://www.eurosport.it/tennis/us-open/2024/aryna-sabalenka-vince-lo-us-open-al-termine-di-una-finale-pazza-con-pegula.-alla-bielorussa-il-3-tit_sto10334556/story.shtml
    FORSE NESSUNO NE PARLA PERCHÉ È BIELORUSSA??? Aryna Sabalenka vince lo US Open al termine di una finale pazza con Pegula. Alla bielorussa il 3° titolo slam https://www.eurosport.it/tennis/us-open/2024/aryna-sabalenka-vince-lo-us-open-al-termine-di-una-finale-pazza-con-pegula.-alla-bielorussa-il-3-tit_sto10334556/story.shtml
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    Aryna Sabalenka vince lo US Open al termine di una finale pazza con Pegula. Alla bielorussa il 3° titolo slam - Eurosport
    US OPEN 2024 - Aryna Sabalenka supera Jessica Pegula nella finale femminile: 7-5 7-5 il punteggio che regala alla bielorussa il primo titolo a New York, il...
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  • La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri.
    È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica.
    Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte.


    https://t.co/3PHMJeLJNE

    Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa.

    Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA


    https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk

    Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19.
    Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“.
    Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
    ‼️La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri. È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica. Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte. 👇👇👇 https://t.co/3PHMJeLJNE Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa. Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19. Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“. Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
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