Simone Terreni, qualcuno lo ricorderà, è l’Imprenditore che lo scorso febbraio aveva assunto una donna di 27 anni che al colloquio aveva rivelato di essere incinta.
Oggi Terreni, dopo le lunari dichiarazioni di Elisabetta Franchi, anche lei imprenditrice, ha preso metaforicamente carta e penna e le ha dato una di quelle lezioni di stile e di imprenditoria a cui raramente abbiamo la fortuna di assistere.
Da leggere fino in fondo.
“Cara Elisabetta Franchi,
Mi si chiedeva un’opinione in merito a una sua intervista che ha suscitato un vespaio, ed è finita su tutti i social e tutti i media.
Qualche settimana fa era toccato a me finire su tutti i social e su tutti i giornali per una vicenda opposta alla sua: una ragazza incinta era venuta a colloquio da me “confessando” con timore la sua gravidanza e io l’ho assunta lo stesso.
Non entro nel merito delle sue affermazioni discriminatorie che si commentano da sole.
Le faccio rilevare che se effettivamente si fosse comportata così sarebbe semplicemente fuorilegge.
C’è però una cosa non mi torna.
Lei si definisce Imprenditrice.
Io però non mi sento suo collega.
Proprio no!
Lei non è un’imprenditrice, ma una donna d’affari, abituata ad avere le persone al suo servizio H24.
Un imprenditore, invece, è al servizio dei propri collaboratori e non viceversa.
Un imprenditore assume le persone in base alle capacità e alle competenze e non in base al sesso o all’età.
Un imprenditore sa pianificare e non teme di perdere una collaboratrice per qualche mese.
Un imprenditore crea una squadra di persone, non un’azienda piramidale.
Un imprenditore non ha paura di una gravidanza, ma è felice se con la sua azienda aiuta giovani madri e giovani padri a dare la vita a delle creature.
Perché un bambino, lo ridico, non può mai essere un problema.
Cordialmente
Simone Terreni”
Simone Terreni, qualcuno lo ricorderà, è l’Imprenditore che lo scorso febbraio aveva assunto una donna di 27 anni che al colloquio aveva rivelato di essere incinta.
Oggi Terreni, dopo le lunari dichiarazioni di Elisabetta Franchi, anche lei imprenditrice, ha preso metaforicamente carta e penna e le ha dato una di quelle lezioni di stile e di imprenditoria a cui raramente abbiamo la fortuna di assistere.
Da leggere fino in fondo.
“Cara Elisabetta Franchi,
Mi si chiedeva un’opinione in merito a una sua intervista che ha suscitato un vespaio, ed è finita su tutti i social e tutti i media.
Qualche settimana fa era toccato a me finire su tutti i social e su tutti i giornali per una vicenda opposta alla sua: una ragazza incinta era venuta a colloquio da me “confessando” con timore la sua gravidanza e io l’ho assunta lo stesso.
Non entro nel merito delle sue affermazioni discriminatorie che si commentano da sole.
Le faccio rilevare che se effettivamente si fosse comportata così sarebbe semplicemente fuorilegge.
C’è però una cosa non mi torna.
Lei si definisce Imprenditrice.
Io però non mi sento suo collega.
Proprio no!
Lei non è un’imprenditrice, ma una donna d’affari, abituata ad avere le persone al suo servizio H24.
Un imprenditore, invece, è al servizio dei propri collaboratori e non viceversa.
Un imprenditore assume le persone in base alle capacità e alle competenze e non in base al sesso o all’età.
Un imprenditore sa pianificare e non teme di perdere una collaboratrice per qualche mese.
Un imprenditore crea una squadra di persone, non un’azienda piramidale.
Un imprenditore non ha paura di una gravidanza, ma è felice se con la sua azienda aiuta giovani madri e giovani padri a dare la vita a delle creature.
Perché un bambino, lo ridico, non può mai essere un problema.
Cordialmente
Simone Terreni”