• MASCHI CON LA VAGINA – MOSTRA SHOCK NELLE SCUOLE FINANZIATA COI VOSTRI SOLDI...
    Nel cuore della Puglia, una mostra itinerante si sta diffondendo come un virus contagioso tra le scuole di ogni ordine e grado, intitolata “Fammi capire. Alla scoperta dei corpi e della sessualità”. Questa iniziativa, finanziata da fondi pubblici, non è solo una deviazione dalla realtà, ma è un attacco diretto all’innocenza dei nostri bambini. Tra i materiali esposti, troviamo libri come “Bruno l’Astronauta”, mirati a bambini a partire dai 4 anni, che promuovono l’idea che un maschio possa avere una vagina o una femmina un pene. È un’educazione sessuale che sconvolge, che mina alla base la comprensione del proprio corpo e che confonde le menti più giovani con concetti che non appartengono alla loro età. Ma non finisce qui. La mostra vede la presenza di attivisti come Egon Botteghi, considerato un esperto di genitorialità trans, e Gabriele Torchetti, che insieme organizzano gruppi di lettura sotto il nome “Se stasera siamo Queer”. Questi incontri, sotto l’egida di associazioni come “Scosse”, non solo promuovono una visione distorta dell’identità di genere, ma lo fanno con la pretesa di essere educativi, ignorando completamente le implicazioni psicologiche e sociali su bambini e adolescenti. È intollerabile che scuole, finanziate dai contribuenti, diventino terreno di coltura per un’ideologia che nega la biologia e la realtà oggettiva per abbracciare teorie che non hanno alcuna base scientifica riconosciuta. Questo è uno sfruttamento puro e semplice, dove la mente dei più piccoli viene manipolata con la scusa dell’apertura mentale e dell’inclusione. Chiediamo a gran voce che l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervengano immediatamente. Non possiamo permettere che la nostra gioventù venga esposta a contenuti che non solo sono inappropriati per la loro età, ma che potrebbero avere conseguenze profonde e durature sulla loro percezione di sé e del mondo. Questo non è progresso. Questo è un’offesa all’infanzia, un furto della loro innocenza, una manipolazione delle loro menti in formazione. È ora che le istituzioni che dovrebbero proteggere e educare i nostri figli si sveglino e agiscano per fermare questa pericolosa deriva ideologica nelle nostre scuole.

    - Sandro Greco



    MALES WITH VAGINAS – SHOCKING EXHIBITION IN SCHOOLS FINANCED WITH YOUR MONEY...
    In the heart of Puglia, a traveling exhibition is spreading like a contagious virus among schools of all levels, entitled “Fammi comprende. Alla scoperta dei corpi e della sesso” (Let me understand. Discovering bodies and sexuality). This initiative, financed by public funds, is not only a deviation from reality, but is a direct attack on the innocence of our children. Among the materials on display, we find books such as “Bruno the Astronaut”, aimed at children from 4 years old, which promote the idea that a male can have a vagina or a female a penis. It is a sexual education that is shocking, that undermines the foundation of understanding one's body and that confuses the youngest minds with concepts that do not belong to their age. But it does not end there. The exhibition features activists such as Egon Botteghi, considered an expert on trans parenting, and Gabriele Torchetti, who together organize reading groups under the name “Se stasera siamo Queer”. These meetings, under the aegis of associations such as “Scosse”, not only promote a distorted vision of gender identity, but do so under the pretense of being educational, completely ignoring the psychological and social implications on children and adolescents. It is intolerable that schools, funded by taxpayers, become breeding grounds for an ideology that denies biology and objective reality to embrace theories that have no recognized scientific basis. This is pure and simple exploitation, where the minds of the little ones are manipulated under the guise of open-mindedness and inclusion. We loudly demand that the Regional School Office of Puglia and the Minister of Education Giuseppe Valditara intervene immediately. We cannot allow our youth to be exposed to content that is not only inappropriate for their age, but that could have profound and lasting consequences on their perception of themselves and the world. This is not progress. This is an offense to childhood, a theft of their innocence, a manipulation of their developing minds. It is time for the institutions that should protect and educate our children to wake up and act to stop this dangerous ideological drift in our schools.

    - Sandro Greco



    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1864942529298272495?t=pFZM97tiHFMOL5IMqnj3Zg&s=19
    🔴 MASCHI CON LA VAGINA – MOSTRA SHOCK NELLE SCUOLE FINANZIATA COI VOSTRI SOLDI... 🔴 Nel cuore della Puglia, una mostra itinerante si sta diffondendo come un virus contagioso tra le scuole di ogni ordine e grado, intitolata “Fammi capire. Alla scoperta dei corpi e della sessualità”. Questa iniziativa, finanziata da fondi pubblici, non è solo una deviazione dalla realtà, ma è un attacco diretto all’innocenza dei nostri bambini. Tra i materiali esposti, troviamo libri come “Bruno l’Astronauta”, mirati a bambini a partire dai 4 anni, che promuovono l’idea che un maschio possa avere una vagina o una femmina un pene. È un’educazione sessuale che sconvolge, che mina alla base la comprensione del proprio corpo e che confonde le menti più giovani con concetti che non appartengono alla loro età. Ma non finisce qui. La mostra vede la presenza di attivisti come Egon Botteghi, considerato un esperto di genitorialità trans, e Gabriele Torchetti, che insieme organizzano gruppi di lettura sotto il nome “Se stasera siamo Queer”. Questi incontri, sotto l’egida di associazioni come “Scosse”, non solo promuovono una visione distorta dell’identità di genere, ma lo fanno con la pretesa di essere educativi, ignorando completamente le implicazioni psicologiche e sociali su bambini e adolescenti. È intollerabile che scuole, finanziate dai contribuenti, diventino terreno di coltura per un’ideologia che nega la biologia e la realtà oggettiva per abbracciare teorie che non hanno alcuna base scientifica riconosciuta. Questo è uno sfruttamento puro e semplice, dove la mente dei più piccoli viene manipolata con la scusa dell’apertura mentale e dell’inclusione. Chiediamo a gran voce che l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervengano immediatamente. Non possiamo permettere che la nostra gioventù venga esposta a contenuti che non solo sono inappropriati per la loro età, ma che potrebbero avere conseguenze profonde e durature sulla loro percezione di sé e del mondo. Questo non è progresso. Questo è un’offesa all’infanzia, un furto della loro innocenza, una manipolazione delle loro menti in formazione. È ora che le istituzioni che dovrebbero proteggere e educare i nostri figli si sveglino e agiscano per fermare questa pericolosa deriva ideologica nelle nostre scuole. - Sandro Greco 👇👇👇 🔴 MALES WITH VAGINAS – SHOCKING EXHIBITION IN SCHOOLS FINANCED WITH YOUR MONEY... 🔴 In the heart of Puglia, a traveling exhibition is spreading like a contagious virus among schools of all levels, entitled “Fammi comprende. Alla scoperta dei corpi e della sesso” (Let me understand. Discovering bodies and sexuality). This initiative, financed by public funds, is not only a deviation from reality, but is a direct attack on the innocence of our children. Among the materials on display, we find books such as “Bruno the Astronaut”, aimed at children from 4 years old, which promote the idea that a male can have a vagina or a female a penis. It is a sexual education that is shocking, that undermines the foundation of understanding one's body and that confuses the youngest minds with concepts that do not belong to their age. But it does not end there. The exhibition features activists such as Egon Botteghi, considered an expert on trans parenting, and Gabriele Torchetti, who together organize reading groups under the name “Se stasera siamo Queer”. These meetings, under the aegis of associations such as “Scosse”, not only promote a distorted vision of gender identity, but do so under the pretense of being educational, completely ignoring the psychological and social implications on children and adolescents. It is intolerable that schools, funded by taxpayers, become breeding grounds for an ideology that denies biology and objective reality to embrace theories that have no recognized scientific basis. This is pure and simple exploitation, where the minds of the little ones are manipulated under the guise of open-mindedness and inclusion. We loudly demand that the Regional School Office of Puglia and the Minister of Education Giuseppe Valditara intervene immediately. We cannot allow our youth to be exposed to content that is not only inappropriate for their age, but that could have profound and lasting consequences on their perception of themselves and the world. This is not progress. This is an offense to childhood, a theft of their innocence, a manipulation of their developing minds. It is time for the institutions that should protect and educate our children to wake up and act to stop this dangerous ideological drift in our schools. - Sandro Greco 👇👇👇 Source: https://x.com/itsmeback_/status/1864942529298272495?t=pFZM97tiHFMOL5IMqnj3Zg&s=19
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  • La “filiera” di Valditara

    Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali.

    Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS?
    Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”.

    Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene.

    Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) :
    “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis”

    Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso?

    Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato.

    Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato.

    Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare.

    Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato.

    Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano.

    Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone.

    Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra.

    Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
    La “filiera” di Valditara Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali. Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS? Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”. Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene. Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) : “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis” Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso? Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato. Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato. Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare. Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato. Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano. Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone. Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra. Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
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  • 2024: tracce di "maturità"?

    Leggo le tracce della prima prova d'esame 2024; ne vedo una su Ungaretti, una su Pirandello, una sulla “guerra fredda”, una sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell'Italia, una sulla nuova modalità di tenere un diario in rete ….. Sono un po' perplesso: ma siamo sicuri che siano le tracce del 2024? Non è che ho sbagliato e sto leggendo quelle del 1994? O addirittura quelle del 1954? Che cosa mi fa capire che sono le tracce della maturità di quest'anno?

    Cerco affannosamente uno straccio di riferimento alla realtà drammatica che stiamo vivendo, ma invano: non c'è nulla sul conflitto Russia-Ucraina, che rischia di degenerare in guerra nucleare, non c'è nulla sullo sterminio dei palestinesi ad opera di Israele, non c 'è nulla sulla pace e sulle 140 situazioni di guerra nel mondo …..non c'è nulla sulla NATO, che ha raggiunto la massima espansione ed è arrivato a 32 Stati membri; ma non c'è nulla nemmeno sull'Unione europea, anche ci sono appena state le elezioni del Parlamento, non c'è nulla sul G7 appena tenutosi in Puglia con la presidenza italiana, non c'è nulla sul BRICS e sulla costituzione di un polo alternativo a quello dei Paesi occidentali.

    Insomma… la realtà è rimasta totalmente al di fuori dall'ufficio dell'ispettrice del Ministero della Pubblica Istruzione che ha redatto queste solite, scontatissime e noiosissime tracce di maturità. E' l'ennesima conferma che tale esame serve all'omologazione più completa delle giovani generazioni e a favorire il loro totale disimpegno dalle questioni di attualità. Servono giovani “lobotomizzati”, che non si pongano problemi e domande su ciò che sia giusto o ingiusto, sulle scelte da operare in campo sociale e politico. Servono giovani che al massimo sappiano chi era Ungaretti o Pirandello (questo però magari nei licei classici o scientifici) ma non si chiedano il perché delle cose e soprattutto non agiscano di conseguenza.

    Infatti il ​​commento di Giuseppe Valditara è stato “l'esame va bene così”; certo, a lui va bene così, che agli studenti non si chieda di prendere posizione sulle questioni reali, ma si rassegnino a “non disturbare il manovratore”; va bene così, certo, perché è meglio che i ragazzi maggiorenni non si pongano nemmeno il problema che rischiano di essere trattati come “carne da cannone”, anche nel senso letterale del termine.

    Ah, dimenticavo.... c'era anche una traccia sul "silenzio" (non so se degli innocenti o cosa), come per dire "state zitti, se potete"!
    2024: tracce di "maturità"? Leggo le tracce della prima prova d'esame 2024; ne vedo una su Ungaretti, una su Pirandello, una sulla “guerra fredda”, una sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell'Italia, una sulla nuova modalità di tenere un diario in rete ….. Sono un po' perplesso: ma siamo sicuri che siano le tracce del 2024? Non è che ho sbagliato e sto leggendo quelle del 1994? O addirittura quelle del 1954? Che cosa mi fa capire che sono le tracce della maturità di quest'anno? Cerco affannosamente uno straccio di riferimento alla realtà drammatica che stiamo vivendo, ma invano: non c'è nulla sul conflitto Russia-Ucraina, che rischia di degenerare in guerra nucleare, non c'è nulla sullo sterminio dei palestinesi ad opera di Israele, non c 'è nulla sulla pace e sulle 140 situazioni di guerra nel mondo …..non c'è nulla sulla NATO, che ha raggiunto la massima espansione ed è arrivato a 32 Stati membri; ma non c'è nulla nemmeno sull'Unione europea, anche ci sono appena state le elezioni del Parlamento, non c'è nulla sul G7 appena tenutosi in Puglia con la presidenza italiana, non c'è nulla sul BRICS e sulla costituzione di un polo alternativo a quello dei Paesi occidentali. Insomma… la realtà è rimasta totalmente al di fuori dall'ufficio dell'ispettrice del Ministero della Pubblica Istruzione che ha redatto queste solite, scontatissime e noiosissime tracce di maturità. E' l'ennesima conferma che tale esame serve all'omologazione più completa delle giovani generazioni e a favorire il loro totale disimpegno dalle questioni di attualità. Servono giovani “lobotomizzati”, che non si pongano problemi e domande su ciò che sia giusto o ingiusto, sulle scelte da operare in campo sociale e politico. Servono giovani che al massimo sappiano chi era Ungaretti o Pirandello (questo però magari nei licei classici o scientifici) ma non si chiedano il perché delle cose e soprattutto non agiscano di conseguenza. Infatti il ​​commento di Giuseppe Valditara è stato “l'esame va bene così”; certo, a lui va bene così, che agli studenti non si chieda di prendere posizione sulle questioni reali, ma si rassegnino a “non disturbare il manovratore”; va bene così, certo, perché è meglio che i ragazzi maggiorenni non si pongano nemmeno il problema che rischiano di essere trattati come “carne da cannone”, anche nel senso letterale del termine. Ah, dimenticavo.... c'era anche una traccia sul "silenzio" (non so se degli innocenti o cosa), come per dire "state zitti, se potete"!
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  • Contro Christian Raimo un procedimento disciplinare da parte di Valditara

    ll Ministro della pubblica (d)istruzione ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Christian Raimo, che peraltro si candida alle europee per AVS, per un "post" su facebook.

    Il post è il seguente:

    «Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un procedimento interno. E invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori e lasciare che gli uffici scolastici regionali vengano usati in modo esattamente contrario alla propria funzione». E poi ancora: «Mi auguro di poter archiviare in fretta come uno dei soliti scivoloni comunicativi del governo, e spero di incontrare di persona il ministro Valditara alla manifestazione del 25 aprile a Milano. È un militante della Lega, e mi sembra che il suo partito stia ritrovando la sua originaria ispirazione federalista e antifascista. Magari discuteremo dal vivo, da educatori».

    Ora, a prescindere dal contenuto del messaggio, mi sembra che esso rientri assolutamente in una critica politica e non in una denigrazione o offesa della persona. Mi sembra poi che invece la linea del Ministro rientri nella scia delle censure alle espressioni del pensiero, che si fa via via più fitta e numerosa.

    la differenza tra la questione del prof. Christian Raimo e la mia è che il suddetto insegnante appartiene ad una certa parte politica che controlla i mezzi di comunicazione più importanti e quindi viene difeso, come giusta mente deve essere, dalla stampa.

    Magari dovrebbero essere difesi e non subire "gogne mediatiche" anche quelli che sostengono idee e fatti scomodi al pensiero unico.

    prof. Pietro Marinelli
    Contro Christian Raimo un procedimento disciplinare da parte di Valditara ll Ministro della pubblica (d)istruzione ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Christian Raimo, che peraltro si candida alle europee per AVS, per un "post" su facebook. Il post è il seguente: «Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un procedimento interno. E invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori e lasciare che gli uffici scolastici regionali vengano usati in modo esattamente contrario alla propria funzione». E poi ancora: «Mi auguro di poter archiviare in fretta come uno dei soliti scivoloni comunicativi del governo, e spero di incontrare di persona il ministro Valditara alla manifestazione del 25 aprile a Milano. È un militante della Lega, e mi sembra che il suo partito stia ritrovando la sua originaria ispirazione federalista e antifascista. Magari discuteremo dal vivo, da educatori». Ora, a prescindere dal contenuto del messaggio, mi sembra che esso rientri assolutamente in una critica politica e non in una denigrazione o offesa della persona. Mi sembra poi che invece la linea del Ministro rientri nella scia delle censure alle espressioni del pensiero, che si fa via via più fitta e numerosa. la differenza tra la questione del prof. Christian Raimo e la mia è che il suddetto insegnante appartiene ad una certa parte politica che controlla i mezzi di comunicazione più importanti e quindi viene difeso, come giusta mente deve essere, dalla stampa. Magari dovrebbero essere difesi e non subire "gogne mediatiche" anche quelli che sostengono idee e fatti scomodi al pensiero unico. prof. Pietro Marinelli
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  • Proposte sensate, tra cui metodo Montessori nella primaria e ritorno ai voti sintetici, ma non sul problema centrale di evitare la bocciatura, che penalizza le famiglie. Invece di far perdere anni si dovrebbero proporre percorsi diversi ed una maturità dopo quattro anni, che sia bilancio di competenze e titolo legale di accesso alla università e agli studi superiori professionali.
    https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/scuola-ddl-valditara-scheda-voto-in-condotta_80849613-202402k.shtml
    Proposte sensate, tra cui metodo Montessori nella primaria e ritorno ai voti sintetici, ma non sul problema centrale di evitare la bocciatura, che penalizza le famiglie. Invece di far perdere anni si dovrebbero proporre percorsi diversi ed una maturità dopo quattro anni, che sia bilancio di competenze e titolo legale di accesso alla università e agli studi superiori professionali. https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/scuola-ddl-valditara-scheda-voto-in-condotta_80849613-202402k.shtml
    WWW.TGCOM24.MEDIASET.IT
    Come cambia la scuola con il ddl Valditara: con il 5 in condotta scatta la bocciatura
    Torna il giudizio sintetico (insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo) alle elementari. Previste maxi multe per le aggressioni al personale scolastico
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  • Giusta la revoca,
    la prossima volta però,
    sarebbe il caso che il ministro prima di fare cazzate riflettesse.

    VALDITARA REVOCA NOMINA CONCIA: NIENTE INDOTTRINAMENTO LGBT A SCUOLA...
    Al di là dei nomi, è il progetto in sé ad essere una genuflessione all’ideologia di chi ha perso le elezioni. Dimostrazione di sudditanza culturale. In Italia non c’è alcune emergenza ‘femminicidio’, quindi
    non serve alcun indottrinamento.



    https://twitter.com/itsmeback_/status/1733477838894903605?t=G4sD5_wEAGLerVkmX1GMSA&s=19
    Giusta la revoca, la prossima volta però, sarebbe il caso che il ministro prima di fare cazzate riflettesse. VALDITARA REVOCA NOMINA CONCIA: NIENTE INDOTTRINAMENTO LGBT A SCUOLA... 🔴 Al di là dei nomi, è il progetto in sé ad essere una genuflessione all’ideologia di chi ha perso le elezioni. Dimostrazione di sudditanza culturale. In Italia non c’è alcune emergenza ‘femminicidio’, quindi non serve alcun indottrinamento. 👇👇👇 https://twitter.com/itsmeback_/status/1733477838894903605?t=G4sD5_wEAGLerVkmX1GMSA&s=19
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  • Roma, 7 dicembre 2023 – «Siamo scioccati e sconcertati dalla scelta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di affidare l’introduzione nelle scuole italiane della cosiddetta educazione alle relazioni e all’affettività a un’attivista politica di sinistra e sostenitrice dell’Agenda LGBTQ come Anna Paola Concia, già deputata del Partito Democratico.
    Con tutto il rispetto per la persona, la visione politica di Concia sui temi della famiglia, della filiazione e della libertà educativa dei genitori è radicalmente incompatibile coi valori della stragrande maggioranza degli elettori che hanno votato i partiti che sostengono il Governo Meloni. Fu proprio la Lega, partito di riferimento di Valditara, a inserire nel programma elettorale il contrasto esplicito all’ideologia Gender nelle scuole.
    Concia, invece, era favorevole alla regolamentazione della maternità surrogata e al Ddl Zan che prevedeva la massiccia introduzione nelle scuole italiane di corsi e progetti fondati sull’ideologia Gender: nel ruolo affidatole dal Ministro Valditara avrà mano libera nel raggiungere lo stesso scopo. Chiediamo al Ministro Valditara di annullare immediatamente una scelta degna di un Governo di estrema sinistra».
    Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

    https://www.imolaoggi.it/2023/12/07/concia-pro-vita-famiglia-valditara-tradisce-elettorato-e-famiglie-faccia-dietrofront/
    Roma, 7 dicembre 2023 – «Siamo scioccati e sconcertati dalla scelta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di affidare l’introduzione nelle scuole italiane della cosiddetta educazione alle relazioni e all’affettività a un’attivista politica di sinistra e sostenitrice dell’Agenda LGBTQ come Anna Paola Concia, già deputata del Partito Democratico. Con tutto il rispetto per la persona, la visione politica di Concia sui temi della famiglia, della filiazione e della libertà educativa dei genitori è radicalmente incompatibile coi valori della stragrande maggioranza degli elettori che hanno votato i partiti che sostengono il Governo Meloni. Fu proprio la Lega, partito di riferimento di Valditara, a inserire nel programma elettorale il contrasto esplicito all’ideologia Gender nelle scuole. Concia, invece, era favorevole alla regolamentazione della maternità surrogata e al Ddl Zan che prevedeva la massiccia introduzione nelle scuole italiane di corsi e progetti fondati sull’ideologia Gender: nel ruolo affidatole dal Ministro Valditara avrà mano libera nel raggiungere lo stesso scopo. Chiediamo al Ministro Valditara di annullare immediatamente una scelta degna di un Governo di estrema sinistra». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus. https://www.imolaoggi.it/2023/12/07/concia-pro-vita-famiglia-valditara-tradisce-elettorato-e-famiglie-faccia-dietrofront/
    WWW.IMOLAOGGI.IT
    Concia. Pro Vita Famiglia: Valditara tradisce elettorato e famiglie, faccia dietrofront
    Roma, 7 dicembre 2023 - «Siamo scioccati e sconcertati dalla scelta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di affidare l’introduzione nelle scuole
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  • A proposito delle "idee" del ministro della pubblica (d)istruzione....

    La scuola di Valditara

    Sono sempre più numerose le proposte dell’attuale ministro della Pubblica Istruzione, i cui interventi invadono ormai quotidianamente l’attività delle scuole italiane. Bisogna risalire al ministro Berlinguer degli anni 1999/2000 per trovare un tale profluvio di iniziative e di indicazioni di riforma provenienti dalle segrete stanze di coloro che si sentono detentori dell’educazione dei nostri giovani. Alcune proposte sono oggetto di aspre critiche, come quella delle “lezioni di educazione sentimentale”, che risulta essere una “invasione di campo” da parte dell’istituzione pubblica, la quale non dovrebbe sostituirsi ad altre “agenzie educative”, come la famiglia, le associazioni e i movimenti, ma teoricamente dovrebbe “istruire”, ossia dare delle conoscenze e competenze spendibili poi in campo lavorativo. Una scuola che assorba tutti gli aspetti dell’educazione dei ragazzi, cercando di condizionare il loro modo di pensare e di agire, sarebbe uno strumento dello Stato etico, non dello Stato laico. Sono gli Stati totalitari che si occupano di ogni aspetto della vita umana e che cercano di influire sul pensiero e sul comportamento degli individui! Lo Stato laico è lo Stato che lascia libere le persone di pensare, di agire e di organizzarsi come ritengono più opportuno, senza imporre una visione del mondo, un’etica appunto, qualunque essa sia. E non si può negare che il cosiddetto “gender” sia un’ideologia, che riguarda sia il modo di pensare che di agire! Per tale motivo non dovrebbe assolutamente essere reso obbligatorio, ma in realtà neanche insegnato nelle scuole, in quanto si tratta di un argomento che esorbita dalla competenza dell’istituzione scolastica.
    Ma questo è solo la punta dell’iceberg, nell’azione del ministro Valditara. Il suo chiaro intento, infatti, è quello di affidare a poco a poco la trasmissione delle conoscenze e competenze a nuove “metodologie di insegnamento”, togliendole ai docenti in servizio, descritti come vetusti rottami di un sapere antiquato. La parola d’ordine dell’ex professore universitario è “Nuova Didattica”: l’apprendimento dovrebbe avvenire in “ambienti” (ovviamente rigorosamente informatizzati) e tramite “percorsi formativi”, che siano diametralmente opposti agli obsoleti programmi di una scuola orma completamente superata dai tempi. Il nemico da abbattere, per questo luminare della cultura, è il vecchio programma (anche perché la programmazione, vera perla della scuola italiana, è già defunta da tempo e nessuno sa più nemmeno che cosa sia), che va sostituito con attività non ben precisate, inventate volta per volta, che dovrebbero “legare” l’istituzione alla realtà circostante. Per raggiungere tale scopo il genio dell’educazione nostrana ha in serbo un’arma segreta, anzi due: da un lato il “tutor”, figura mitologica che avrebbe il compito non solamente di seguire personalmente alcuni studenti, ma soprattutto di far capire agli altri docenti come si insegna, se non l’avessero ancora capito; dall’altro l’intervento degli esperti esterni, vere e proprie divinità sotto l’aspetto apparentemente umano, che finalmente istruiscono i ragazzi come si conviene e non come maldestramente tentano di fare le mummie che salgono in cattedra ogni giorno.
    Inutile dire che il faro indicatore da seguire ciecamente è la favolosa scuola anglosassone, nella quale non esiste il gruppo classe ma gli studenti si riuniscono insieme a seconda dell’argomento da trattare e si spostano nell’aula opportuna, così che imparano a muoversi ciclicamente e ininterrottamente nell’istituto, con indubbi risultati dal punto di vista ginnico e quindi della loro salute. Tutti sanno, d’altronde, che la bravura negli sport è considerato un fattore di estrema importanza nella scuola statunitense e in quelle affini. Peccato che il movimento “mentale” non sia pari a quello fisico. A conferma di ciò mi viene in mente la risposta che mi diede uno studente di quinta, durante l’esame di maturità, nella quale ero presidente di commissione. Questo studente aveva trascorso l’anno precedente in Canada, con il progetto “Erasmus” e allora io gli avevo chiesto: “Che giudizio dai di questo periodo?”. Lui rispose, senza esitazione. “prof., ho imparato a sciare”.
    prof. Pietro Marinelli


    A proposito delle "idee" del ministro della pubblica (d)istruzione.... La scuola di Valditara Sono sempre più numerose le proposte dell’attuale ministro della Pubblica Istruzione, i cui interventi invadono ormai quotidianamente l’attività delle scuole italiane. Bisogna risalire al ministro Berlinguer degli anni 1999/2000 per trovare un tale profluvio di iniziative e di indicazioni di riforma provenienti dalle segrete stanze di coloro che si sentono detentori dell’educazione dei nostri giovani. Alcune proposte sono oggetto di aspre critiche, come quella delle “lezioni di educazione sentimentale”, che risulta essere una “invasione di campo” da parte dell’istituzione pubblica, la quale non dovrebbe sostituirsi ad altre “agenzie educative”, come la famiglia, le associazioni e i movimenti, ma teoricamente dovrebbe “istruire”, ossia dare delle conoscenze e competenze spendibili poi in campo lavorativo. Una scuola che assorba tutti gli aspetti dell’educazione dei ragazzi, cercando di condizionare il loro modo di pensare e di agire, sarebbe uno strumento dello Stato etico, non dello Stato laico. Sono gli Stati totalitari che si occupano di ogni aspetto della vita umana e che cercano di influire sul pensiero e sul comportamento degli individui! Lo Stato laico è lo Stato che lascia libere le persone di pensare, di agire e di organizzarsi come ritengono più opportuno, senza imporre una visione del mondo, un’etica appunto, qualunque essa sia. E non si può negare che il cosiddetto “gender” sia un’ideologia, che riguarda sia il modo di pensare che di agire! Per tale motivo non dovrebbe assolutamente essere reso obbligatorio, ma in realtà neanche insegnato nelle scuole, in quanto si tratta di un argomento che esorbita dalla competenza dell’istituzione scolastica. Ma questo è solo la punta dell’iceberg, nell’azione del ministro Valditara. Il suo chiaro intento, infatti, è quello di affidare a poco a poco la trasmissione delle conoscenze e competenze a nuove “metodologie di insegnamento”, togliendole ai docenti in servizio, descritti come vetusti rottami di un sapere antiquato. La parola d’ordine dell’ex professore universitario è “Nuova Didattica”: l’apprendimento dovrebbe avvenire in “ambienti” (ovviamente rigorosamente informatizzati) e tramite “percorsi formativi”, che siano diametralmente opposti agli obsoleti programmi di una scuola orma completamente superata dai tempi. Il nemico da abbattere, per questo luminare della cultura, è il vecchio programma (anche perché la programmazione, vera perla della scuola italiana, è già defunta da tempo e nessuno sa più nemmeno che cosa sia), che va sostituito con attività non ben precisate, inventate volta per volta, che dovrebbero “legare” l’istituzione alla realtà circostante. Per raggiungere tale scopo il genio dell’educazione nostrana ha in serbo un’arma segreta, anzi due: da un lato il “tutor”, figura mitologica che avrebbe il compito non solamente di seguire personalmente alcuni studenti, ma soprattutto di far capire agli altri docenti come si insegna, se non l’avessero ancora capito; dall’altro l’intervento degli esperti esterni, vere e proprie divinità sotto l’aspetto apparentemente umano, che finalmente istruiscono i ragazzi come si conviene e non come maldestramente tentano di fare le mummie che salgono in cattedra ogni giorno. Inutile dire che il faro indicatore da seguire ciecamente è la favolosa scuola anglosassone, nella quale non esiste il gruppo classe ma gli studenti si riuniscono insieme a seconda dell’argomento da trattare e si spostano nell’aula opportuna, così che imparano a muoversi ciclicamente e ininterrottamente nell’istituto, con indubbi risultati dal punto di vista ginnico e quindi della loro salute. Tutti sanno, d’altronde, che la bravura negli sport è considerato un fattore di estrema importanza nella scuola statunitense e in quelle affini. Peccato che il movimento “mentale” non sia pari a quello fisico. A conferma di ciò mi viene in mente la risposta che mi diede uno studente di quinta, durante l’esame di maturità, nella quale ero presidente di commissione. Questo studente aveva trascorso l’anno precedente in Canada, con il progetto “Erasmus” e allora io gli avevo chiesto: “Che giudizio dai di questo periodo?”. Lui rispose, senza esitazione. “prof., ho imparato a sciare”. prof. Pietro Marinelli
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  • Comunicato dell’associazione ContiamoCi! e del sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi!

    Il ministro Valditara aderisce alla folle campagna di odio contro la figura maschile scatenata con il pretesto dell’efferato omicidio di Giulia e, camuffandola da «educazione alle relazioni», la insinua in una scuola già stravolta dagli indottrinamenti ideologici.

    Si invita alla massima diffusione del comunicato.

    #valditara
    #nostrumentalizzazioni
    Comunicato dell’associazione ContiamoCi! e del sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi! Il ministro Valditara aderisce alla folle campagna di odio contro la figura maschile scatenata con il pretesto dell’efferato omicidio di Giulia e, camuffandola da «educazione alle relazioni», la insinua in una scuola già stravolta dagli indottrinamenti ideologici. Si invita alla massima diffusione del comunicato. #valditara #nostrumentalizzazioni
    Tipo de ficheiro: pdf
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  • QUESTA VOLTA SIAMO PIENAMENTE CON SGARBI!
    Ufficio Scolastico di dementi: "Sia lodata la Maestra Marisa Francescangeli, pregare è disciplina."

    Marisa Francescangeli, che insegna nella scuola primaria di San Vero Milis, è stata sospesa, con stipendio ridotto, per aver fatto recitare un'Ave Maria ai suoi alunni.
    Vittorio Sgarbi, in questo accorato messaggio di sostegno all'insegnante, loda le qualità di questa maestra, chiede rispetto per i valori cristiani che sono una lenta tradizione di verità ed esorta il Ministro Valditara, a chiudere l'Ufficio Scolastico e aiutare l'insegnante che ha fatto pregare.

    https://youtu.be/Wf6FZzlffLg
    QUESTA VOLTA SIAMO PIENAMENTE CON SGARBI! Ufficio Scolastico di dementi: "Sia lodata la Maestra Marisa Francescangeli, pregare è disciplina." Marisa Francescangeli, che insegna nella scuola primaria di San Vero Milis, è stata sospesa, con stipendio ridotto, per aver fatto recitare un'Ave Maria ai suoi alunni. Vittorio Sgarbi, in questo accorato messaggio di sostegno all'insegnante, loda le qualità di questa maestra, chiede rispetto per i valori cristiani che sono una lenta tradizione di verità ed esorta il Ministro Valditara, a chiudere l'Ufficio Scolastico e aiutare l'insegnante che ha fatto pregare. https://youtu.be/Wf6FZzlffLg
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