• ARRESTATO IL PRESIDENTE DI ASTRAZENECA IN CINA Ieri, mercoledì 7 novembre è stato arrestato il Presidente della multinazionale farmaceutica anglosvedese AstraZeneca, Leon Wang. Al momento è ancora in custodia cautelare (Fonte Reuters). L'indagine riguarda almeno due farmaci AstraZeneca molto diffusi anche in Italia, il Tagrisso somministrato ai malati di cancro ai polmoni e l'immunoterapico Imjudo. L'agenzia di stampa cinese Caixin ha affermato che alcuni dipendenti AstraZeneca hanno confessato di aver manomesso i referti medici dei pazienti perché erano sottoposti a un'enorme pressione per vendere i farmaci e raggiungere gli obiettivi.

    https://www.lavocedibolzano.it/modificati-i-risultati-dei-test-in-cina-arrestato-il-presidente-di-astrazeneca/

    https://reuters.com/business/healt hcare-pharmaceuticals/ astrazeneca -chinas-investigation-into-exec-separate-medical-insurance-probe-2024-11-06/

    https:// amp.scmp.com/ news/cina/pol itica/articolo/3285128/report-finds-china-targeted-astrazeneca-fraud-probe-over-cancer-treatment
    ARRESTATO IL PRESIDENTE DI ASTRAZENECA IN CINA Ieri, mercoledì 7 novembre è stato arrestato il Presidente della multinazionale farmaceutica anglosvedese AstraZeneca, Leon Wang. Al momento è ancora in custodia cautelare (Fonte Reuters). L'indagine riguarda almeno due farmaci AstraZeneca molto diffusi anche in Italia, il Tagrisso somministrato ai malati di cancro ai polmoni e l'immunoterapico Imjudo. L'agenzia di stampa cinese Caixin ha affermato che alcuni dipendenti AstraZeneca hanno confessato di aver manomesso i referti medici dei pazienti perché erano sottoposti a un'enorme pressione per vendere i farmaci e raggiungere gli obiettivi. https://www.lavocedibolzano.it/modificati-i-risultati-dei-test-in-cina-arrestato-il-presidente-di-astrazeneca/ https://reuters.com/business/healt hcare-pharmaceuticals/ astrazeneca -chinas-investigation-into-exec-separate-medical-insurance-probe-2024-11-06/ https:// amp.scmp.com/ news/cina/pol itica/articolo/3285128/report-finds-china-targeted-astrazeneca-fraud-probe-over-cancer-treatment
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    Modificati i risultati dei test: in Cina arrestato il presidente di Astrazeneca
    Condividi questo articolo Mercoledì 6 novembre è stato arrestato il Presidente Cina della multinazionale farmaceutica anglosvedese AstraZeneca, Leon Wang. Al momento è ancora in custodia cautelare (Fonte Reuters). L’indagine riguarderebbe almeno due farmaci AstraZeneca molto diffusi anche in Italia, il Tagrisso somministrato ai malati di cancro ai polmoni e l’immunoterapico Imjudo.Pubblicità - La Voce […]
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  • APP IO - IT WALLET. Da fb

    Stamattina ore 07:10 parcheggio condominiale, il proprietario dell'attico urla a telefono mentre stacca il cavo di ricarica della sua Tesla elettrica.
    Mi avvicino per chiedere cosa sia successo e se abbia bisogno di aiuto.

    Mi risponde che due giorni fa ha scaricato l'applicazione IT Wallet per avere tutti i documenti in digitale ma ieri pomeriggio, gli è arrivata una notifica di due bolli auto ed una multa che non erano state pagati. Mi dice poi che ieri sera aveva messo in ricarica la sua macchina e stamattina ha scoperto che non si era ricaricata. Mi mostra quindi un messaggio che compare a caratteri giganti nel display della Tesla:

    "SI COMUNICA CHE FINO AL SALDO DELLE MOROSITÀ PREGRESSE, VERRANNO CONCESSI SOLO 5 KW DI RICARICA GIORNALIERA, SUFFICIENTI A PERCORRERE CIRCA 9 KM AL FINE DI ESPLETARE TUTTE LE NECESSITÀ NELLO SPAZIO DELIMITATO DALLA CITTÀ IN 15 MINUTI"

    Gli ho offerto un passaggio in ufficio con il mio diesel super inquinante.

    ADESSO CAPITE DOVE VOGLIONO ARRIVARE????

    CONDIVIDETE PERCHÉ TUTTI SAPPIANO PRIMA CHE FACEBOOK CENSURI
    APP IO - IT WALLET. Da fb Stamattina ore 07:10 parcheggio condominiale, il proprietario dell'attico urla a telefono mentre stacca il cavo di ricarica della sua Tesla elettrica. Mi avvicino per chiedere cosa sia successo e se abbia bisogno di aiuto. Mi risponde che due giorni fa ha scaricato l'applicazione IT Wallet per avere tutti i documenti in digitale ma ieri pomeriggio, gli è arrivata una notifica di due bolli auto ed una multa che non erano state pagati. Mi dice poi che ieri sera aveva messo in ricarica la sua macchina e stamattina ha scoperto che non si era ricaricata. Mi mostra quindi un messaggio che compare a caratteri giganti nel display della Tesla: "SI COMUNICA CHE FINO AL SALDO DELLE MOROSITÀ PREGRESSE, VERRANNO CONCESSI SOLO 5 KW DI RICARICA GIORNALIERA, SUFFICIENTI A PERCORRERE CIRCA 9 KM AL FINE DI ESPLETARE TUTTE LE NECESSITÀ NELLO SPAZIO DELIMITATO DALLA CITTÀ IN 15 MINUTI" Gli ho offerto un passaggio in ufficio con il mio diesel super inquinante. ADESSO CAPITE DOVE VOGLIONO ARRIVARE???? CONDIVIDETE PERCHÉ TUTTI SAPPIANO PRIMA CHE FACEBOOK CENSURI
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  • Accattateve a mmachina elettrica!
    AUTO ELETTRICHE!
    INTERESSANTE SERVIZIO di PIAZZA PULITA!

    #piazzapulita
    #la7
    #autoelettriche
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  • L'Everest restituisce dopo 100 anni un piede e lo scarpone di Andrew Irvine: perché si potrebbe riscrivere la storia dell'alpinismo
    Il resto del corpo dell'alpinista britannico potrebbe trovarsi non lontano. Se si recuperasse anche la macchina fotografica si potrebbe stabilire se lui e George Mallory riuscirono ad arrivare in vetta nella spedizione del 1924. E si riscriverebbe la...

    Fonte: https://www.corriere.it/cronache/24_ottobre_12/andrew-irvine-trovato-un-suo-scarpone-sull-everest-si-riapre-il-caso-sulla-conquista-del-tetto-del-mondo-b1ea8044-8991-4bc8-8ae2-df071aff6xlk_amp.shtml
    L'Everest restituisce dopo 100 anni un piede e lo scarpone di Andrew Irvine: perché si potrebbe riscrivere la storia dell'alpinismo Il resto del corpo dell'alpinista britannico potrebbe trovarsi non lontano. Se si recuperasse anche la macchina fotografica si potrebbe stabilire se lui e George Mallory riuscirono ad arrivare in vetta nella spedizione del 1924. E si riscriverebbe la... Fonte: https://www.corriere.it/cronache/24_ottobre_12/andrew-irvine-trovato-un-suo-scarpone-sull-everest-si-riapre-il-caso-sulla-conquista-del-tetto-del-mondo-b1ea8044-8991-4bc8-8ae2-df071aff6xlk_amp.shtml
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  • China Cordless Tools (https://www.chinayulitools.com/product/cordless-tools/)
    Cordless tools provide unmatched convenience and flexibility for DIY projects, streamlining tasks from drilling and cutting to inflating and gluing, all while eliminating the hassle of cords.
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    Cordless Tools Manufacturers, Factory
    As China Cordless Tools manufacturers and wholesale Cordless Tools factory, Wuyi YuLi Power Tools Manufacturing Co., Ltd. wholesale Cordless Tools online
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  • The Advantages of China CA Zn Stabilizer in PVC Applications
    The China CA Zn stabilizer is revolutionizing the PVC industry with its exceptional properties and environmentally friendly profile. This calcium-zinc-based stabilizer offers a non-toxic alternative to traditional lead stabilizers, making it an ideal choice for manufacturers prioritizing sustainability.

    One of the standout features of the CA Zn stabilizer is its remarkable thermal stability. It enables PVC products to endure high processing temperatures without degrading, resulting in enhanced mechanical properties such as improved tensile strength and flexibility. This robustness makes it suitable for a wide range of applications, including pipes, profiles, and films, where durability is essential.

    In addition to its performance benefits, the CA Zn stabilizer ensures excellent color stability and transparency, enhancing the aesthetic appeal of final products. Its compatibility with various processing methods allows manufacturers to streamline production while maintaining high-quality standards.

    As industries increasingly focus on eco-friendly practices, the China CA Zn stabilizer is emerging as a go-to solution for producing safe, durable, and attractive PVC products. By integrating this innovative stabilizer into their formulations, manufacturers can meet both performance and environmental standards, positioning themselves as leaders in sustainable manufacturing.
    https://www.zjhongtian.com/product/
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  • Elon Musk wasted no time going straight into politics and the 2024 election.

    He broke his silence on his deleted tweet about Kamala Harris, explaining that nobody even bothers trying to assassinate Kamala Harris because she's just another "puppet" of the "machine."

    “Nobody tries to assassinate a puppet,” Musk said.

    “She's safe,” he continued. “Like, they tried to kill Trump twice with actual guns and bullets.”

    Musk went on to explain that Trump inherently has the "constitution of an ox,” even though he doesn't work out and consumes “cheeseburgers and Diet Coke and stuff.”

    “I think he [Trump] just inherently has a strong constitution,” Musk said, adding that he is of “sound mind and body and strong backbone” after two assassination attempts.

    SHARE IF YOU SUPPORT REAL JOURNALISM WITHOUT CENSORSHIP!

    Elon Musk non ha perso tempo e si è lanciato subito nella politica e nelle elezioni del 2024.

    Ha rotto il silenzio sul suo tweet cancellato su Kamala Harris, spiegando che nessuno si preoccupa nemmeno di provare ad assassinare Kamala Harris perché è solo un'altra "burattina" della "macchina".

    "Nessuno prova ad assassinare una burattina", ha detto Musk.

    "È al sicuro", ha continuato. "Tipo, hanno provato ad uccidere Trump due volte con pistole e proiettili veri".

    Musk ha continuato spiegando che Trump ha intrinsecamente la "costituzione di un bue", anche se non si allena e consuma "cheeseburger e Diet Coke e roba del genere".

    "Penso che lui [Trump] abbia semplicemente una costituzione intrinsecamente forte", ha detto Musk, aggiungendo che è "sano di mente e corpo e ha una spina dorsale forte" dopo due tentativi di assassinio.

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    Elon Musk wasted no time going straight into politics and the 2024 election. He broke his silence on his deleted tweet about Kamala Harris, explaining that nobody even bothers trying to assassinate Kamala Harris because she's just another "puppet" of the "machine." “Nobody tries to assassinate a puppet,” Musk said. “She's safe,” he continued. “Like, they tried to kill Trump twice with actual guns and bullets.” Musk went on to explain that Trump inherently has the "constitution of an ox,” even though he doesn't work out and consumes “cheeseburgers and Diet Coke and stuff.” “I think he [Trump] just inherently has a strong constitution,” Musk said, adding that he is of “sound mind and body and strong backbone” after two assassination attempts. SHARE IF YOU SUPPORT REAL JOURNALISM WITHOUT CENSORSHIP! Elon Musk non ha perso tempo e si è lanciato subito nella politica e nelle elezioni del 2024. Ha rotto il silenzio sul suo tweet cancellato su Kamala Harris, spiegando che nessuno si preoccupa nemmeno di provare ad assassinare Kamala Harris perché è solo un'altra "burattina" della "macchina". "Nessuno prova ad assassinare una burattina", ha detto Musk. "È al sicuro", ha continuato. "Tipo, hanno provato ad uccidere Trump due volte con pistole e proiettili veri". Musk ha continuato spiegando che Trump ha intrinsecamente la "costituzione di un bue", anche se non si allena e consuma "cheeseburger e Diet Coke e roba del genere". "Penso che lui [Trump] abbia semplicemente una costituzione intrinsecamente forte", ha detto Musk, aggiungendo che è "sano di mente e corpo e ha una spina dorsale forte" dopo due tentativi di assassinio. CONDIVIDI SE SUPPORTI IL VERO GIORNALISMO SENZA CENSURA! JOIN👇 https://t.me/+YlsXJRGpdG0wMmY1
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  • In the intricate world of mechanical engineering, the humble rubber oil seal from China plays a pivotal role. These seals are not just components; they are the guardians of efficiency, ensuring that fluids remain where they should. Crafted with meticulous attention to detail, Chinese rubber oil seals are renowned for their resilience and longevity. They are designed to withstand the test of time, offering a robust solution to sealing challenges across various industries.

    The secret to their success lies in the advanced manufacturing techniques and the use of high-grade rubber materials. These seals are not only cost-effective but also environmentally friendly, reducing leakage and wastage. Whether it's in the automotive sector, heavy machinery, or hydraulic systems, China's rubber oil seals have become a symbol of trust and quality, proving that innovation and reliability can go hand in hand.
    https://www.chinarubberseal.com/products/oil-seal/
    In the intricate world of mechanical engineering, the humble rubber oil seal from China plays a pivotal role. These seals are not just components; they are the guardians of efficiency, ensuring that fluids remain where they should. Crafted with meticulous attention to detail, Chinese rubber oil seals are renowned for their resilience and longevity. They are designed to withstand the test of time, offering a robust solution to sealing challenges across various industries. The secret to their success lies in the advanced manufacturing techniques and the use of high-grade rubber materials. These seals are not only cost-effective but also environmentally friendly, reducing leakage and wastage. Whether it's in the automotive sector, heavy machinery, or hydraulic systems, China's rubber oil seals have become a symbol of trust and quality, proving that innovation and reliability can go hand in hand. https://www.chinarubberseal.com/products/oil-seal/
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  • China Pizza Pan (https://www.bakewarefactory.com/product/pizza-pan/)
    Using a pizza pan can transform your home cooking experience, allowing you to create delicious, restaurant-quality pizzas right in your kitchen.
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    China Household Carbon Steel Pizza Baking Nonstick Pan With Holes Design Factory
    Design Carbon steel Pizza Pan boasts a unique design that ensures even heat distribution, resulting in a perfectly crispy crust every time. Say goodbye to soggy bottoms and unevenly cooked slices; our pan guarantees a pizza that's nothing short of a masterpiece.
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  • L'Everest restituisce dopo 100 anni un piede e lo scarpone di Andrew Irvine: perché si potrebbe riscrivere la storia dell'alpinismo

    di
    Alessandro Sala
    12 ottobre 2024
    Il resto del corpo dell'alpinista britannico potrebbe trovarsi non lontano. Se si recuperasse anche la macchina fotografica si potrebbe stabilire se lui e George Mallory riuscirono ad arrivare in vetta nella spedizione del 1924. E si riscriverebbe la storia dell'alpinismo


    A distanza di cento anni è stato ritrovato sul monte Everest uno scarpone, con all’interno un piede avvolto in una calza, che con tutta probabilità apparteneva a Andrew Irvine, il compagno di scalata di George Mallory: i due alpinisti britannici furono i primi, nel 1924, a compiere una spedizione che aveva tutti i numeri per poter giungere al successo. La scoperta è stata fatta a settembre da un team di alpinisti e filmmaker impegnati in un progetto del National Geographic che lo ha annunciato ieri.

    Ancora oggi non sappiamo se Irvine e Mallory riuscirono oppure no a raggiungere la vetta: da quell’avventura, infatti, non ritornarono mai per poterlo raccontare. A lungo di loro non si ebbero più tracce, dopo l'ultima volta che i compagni li videro partire per quello che avrebbe dovuto essere lo strappo finale. Il corpo di Mallory venne ritrovato solo nel 1999, ancora quasi intatto, a non troppa distanza dalla cima, tanto che si riaprì il dibattito sull'effettiva possibilità che i due alpinisti fossero davvero riusciti nell'intento. Tuttavia non venne mai rinvenuta la loro macchina fotografica che avrebbe potuto contenere la prova di un eventuale successo (o insuccesso). Di Irvine, invece, era stata ritrovata soltanto la piccozza.

    Il nuovo ritrovamento potrebbe ora riaccendere le speranze di fare luce sul caso. Che si tratti del suo scarpone e del suo piede sarebbe testimoniato dalla presenza, sul calzettone, di una etichetta con la dicitura A. C. Irvine. Il secondo nome dell'alpinista era appunto Comyn. Difficile insomma che, proprio in quel luogo, possa trattarsi di una coincidenza. La certezza assoluta si potrà avere solo con analisi genetiche, ma già ora non sembrano esservi dubbi. Il resto del corpo di Irvine potrebbe trovarsi da qualche parte nell’area in cui è stato ritrovato lo scarpone, anche se le dinamiche di spostamento delle masse ghiacciate potrebbero, in un secolo, averlo spostato, per intero o in più parti, anche molto lontano. Tuttavia è un primo indizio che può indicare dove eventualmente concentrare nuove ricerche.

    Proprio Irvine, secondo la ricostruzione del National Geographic - che lanciando la notizia ha anche pubblicato le immagini scattate dal filmmaker Jimmy Chin -, era addetto alla gestione dell’attrezzatura fotografica. Ritrovare l’apparecchio con la pellicola all’interno ed eventuali altri rullini, sempre che si siano conservati e siano ancora lavorabili, potrebbe dare dunque una risposta certa sull’esito della loro impresa. E, nel caso si dimostrasse che in vetta ci arrivarono, si dovrebbe riscrivere la storia dell’alpinismo. L’Everest venne infatti conquistato ufficialmente solo tren’anni più tardi, nel 1953, dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzign Norgay che vi giunsero dal Colle Sud della cresta Sud-Est.

    Quando il gruppo di Nat Geo si è imbattuto in quello strano oggetto che emergeva dal ghiaccio in parziale scioglimento ha capito subito, dalla forgia dello scarpone e dai materiali di cui era composto, che si trattava di qualcosa che la montagna riconsegnava da un lontano passato. Cuoio, para, chiodi di ferro. Nulla di simile al moderno equipaggiamento super tecnico e colorato. «Quando ho sollevato il calzino - spiega Chin sul National Geographic - ho visto l'etichetta. Ho guardato i miei compagni e abbiamo subito capito di trovarci di fronte a qualcosa di unico. Qualunque spedizione sull'Everest segue inevitabilmente l'ombra di Irvine e Mallory». Il suo pensiero è però andato subito ai famigliari di Irvine: «Quando perdi qualcuno e non sai cosa gli sia successo è difficile da accettare - dice ancora il filmmaker, che ha subito informato gli eredi dell'alpinista, in particolare la pronipote Julie Summers, che oggi ha 64 anni e che nel 2001 aveva scritto una biografia dello zio -. Avere anche solo qualche informazione ma definitiva su dove possa essere finito Andrew è sicuramente utile per loro. Ed è anche un grande indizio per la comunità alpinistica che ancora si interroga cosa sia successo su quella montagna cento anni fa».

    Prima di partire per la spedizione, ai giornalisti che gli chiedevano perché volesse a tutti i costi scalare quella montagna, visto che non era il suo primo tentativo, Mallory rispose con una frase che è poi diventata un classico delle citazioni. Disse semplicemente: «Perché è lì». La stessa risposta che si potrebbe dare ora qualora venisse rimessa in pista una nuova spedizione finalizzata a cercare Irvine: perché anche lui è lì.


    12 ottobre 2024

    © RIPRODUZIONE RISERVATA


    Fonte: https://www.corriere.it/cronache/24_ottobre_12/andrew-irvine-trovato-un-suo-scarpone-sull-everest-si-riapre-il-caso-sulla-conquista-del-tetto-del-mondo-b1ea8044-8991-4bc8-8ae2-df071aff6xlk_amp.shtml
    L'Everest restituisce dopo 100 anni un piede e lo scarpone di Andrew Irvine: perché si potrebbe riscrivere la storia dell'alpinismo di Alessandro Sala 12 ottobre 2024 Il resto del corpo dell'alpinista britannico potrebbe trovarsi non lontano. Se si recuperasse anche la macchina fotografica si potrebbe stabilire se lui e George Mallory riuscirono ad arrivare in vetta nella spedizione del 1924. E si riscriverebbe la storia dell'alpinismo A distanza di cento anni è stato ritrovato sul monte Everest uno scarpone, con all’interno un piede avvolto in una calza, che con tutta probabilità apparteneva a Andrew Irvine, il compagno di scalata di George Mallory: i due alpinisti britannici furono i primi, nel 1924, a compiere una spedizione che aveva tutti i numeri per poter giungere al successo. La scoperta è stata fatta a settembre da un team di alpinisti e filmmaker impegnati in un progetto del National Geographic che lo ha annunciato ieri. Ancora oggi non sappiamo se Irvine e Mallory riuscirono oppure no a raggiungere la vetta: da quell’avventura, infatti, non ritornarono mai per poterlo raccontare. A lungo di loro non si ebbero più tracce, dopo l'ultima volta che i compagni li videro partire per quello che avrebbe dovuto essere lo strappo finale. Il corpo di Mallory venne ritrovato solo nel 1999, ancora quasi intatto, a non troppa distanza dalla cima, tanto che si riaprì il dibattito sull'effettiva possibilità che i due alpinisti fossero davvero riusciti nell'intento. Tuttavia non venne mai rinvenuta la loro macchina fotografica che avrebbe potuto contenere la prova di un eventuale successo (o insuccesso). Di Irvine, invece, era stata ritrovata soltanto la piccozza. Il nuovo ritrovamento potrebbe ora riaccendere le speranze di fare luce sul caso. Che si tratti del suo scarpone e del suo piede sarebbe testimoniato dalla presenza, sul calzettone, di una etichetta con la dicitura A. C. Irvine. Il secondo nome dell'alpinista era appunto Comyn. Difficile insomma che, proprio in quel luogo, possa trattarsi di una coincidenza. La certezza assoluta si potrà avere solo con analisi genetiche, ma già ora non sembrano esservi dubbi. Il resto del corpo di Irvine potrebbe trovarsi da qualche parte nell’area in cui è stato ritrovato lo scarpone, anche se le dinamiche di spostamento delle masse ghiacciate potrebbero, in un secolo, averlo spostato, per intero o in più parti, anche molto lontano. Tuttavia è un primo indizio che può indicare dove eventualmente concentrare nuove ricerche. Proprio Irvine, secondo la ricostruzione del National Geographic - che lanciando la notizia ha anche pubblicato le immagini scattate dal filmmaker Jimmy Chin -, era addetto alla gestione dell’attrezzatura fotografica. Ritrovare l’apparecchio con la pellicola all’interno ed eventuali altri rullini, sempre che si siano conservati e siano ancora lavorabili, potrebbe dare dunque una risposta certa sull’esito della loro impresa. E, nel caso si dimostrasse che in vetta ci arrivarono, si dovrebbe riscrivere la storia dell’alpinismo. L’Everest venne infatti conquistato ufficialmente solo tren’anni più tardi, nel 1953, dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzign Norgay che vi giunsero dal Colle Sud della cresta Sud-Est. Quando il gruppo di Nat Geo si è imbattuto in quello strano oggetto che emergeva dal ghiaccio in parziale scioglimento ha capito subito, dalla forgia dello scarpone e dai materiali di cui era composto, che si trattava di qualcosa che la montagna riconsegnava da un lontano passato. Cuoio, para, chiodi di ferro. Nulla di simile al moderno equipaggiamento super tecnico e colorato. «Quando ho sollevato il calzino - spiega Chin sul National Geographic - ho visto l'etichetta. Ho guardato i miei compagni e abbiamo subito capito di trovarci di fronte a qualcosa di unico. Qualunque spedizione sull'Everest segue inevitabilmente l'ombra di Irvine e Mallory». Il suo pensiero è però andato subito ai famigliari di Irvine: «Quando perdi qualcuno e non sai cosa gli sia successo è difficile da accettare - dice ancora il filmmaker, che ha subito informato gli eredi dell'alpinista, in particolare la pronipote Julie Summers, che oggi ha 64 anni e che nel 2001 aveva scritto una biografia dello zio -. Avere anche solo qualche informazione ma definitiva su dove possa essere finito Andrew è sicuramente utile per loro. Ed è anche un grande indizio per la comunità alpinistica che ancora si interroga cosa sia successo su quella montagna cento anni fa». Prima di partire per la spedizione, ai giornalisti che gli chiedevano perché volesse a tutti i costi scalare quella montagna, visto che non era il suo primo tentativo, Mallory rispose con una frase che è poi diventata un classico delle citazioni. Disse semplicemente: «Perché è lì». La stessa risposta che si potrebbe dare ora qualora venisse rimessa in pista una nuova spedizione finalizzata a cercare Irvine: perché anche lui è lì. 12 ottobre 2024 © RIPRODUZIONE RISERVATA Fonte: https://www.corriere.it/cronache/24_ottobre_12/andrew-irvine-trovato-un-suo-scarpone-sull-everest-si-riapre-il-caso-sulla-conquista-del-tetto-del-mondo-b1ea8044-8991-4bc8-8ae2-df071aff6xlk_amp.shtml
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