• BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO!

    Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio.

    Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne.

    Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara.

    I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente.



    Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce.


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    BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO! 🚀 Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio. Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne. Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara. I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente. Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce. Segui ➡️ 🌐  t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥 ㅤ
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  • DICHIARAZIONE COMPLETA DI VLADIMIR PUTIN SULLA RISPOSTA DELLA RUSSIA AGLI ATTACCHI DI ARMI OCCIDENTALI A LUNGO RAGGIO SUL TERRITORIO RUSSO

    21 novembre 2024, ore 20:10 di Mosca, Cremlino

    Il doppiaggio è stato effettuato da Mark Bernardini

    FULL STATEMENT BY VLADIMIR PUTIN ON RUSSIA’S RESPONSE TO WESTERN LONG-RANGE WEAPONS ATTACKS ON RUSSIAN TERRITORY

    November 21, 2024, 20:10 Moscow Time, Kremlin

    Dubbed by Mark Bernardini
    DICHIARAZIONE COMPLETA DI VLADIMIR PUTIN SULLA RISPOSTA DELLA RUSSIA AGLI ATTACCHI DI ARMI OCCIDENTALI A LUNGO RAGGIO SUL TERRITORIO RUSSO 21 novembre 2024, ore 20:10 di Mosca, Cremlino Il doppiaggio è stato effettuato da Mark Bernardini FULL STATEMENT BY VLADIMIR PUTIN ON RUSSIA’S RESPONSE TO WESTERN LONG-RANGE WEAPONS ATTACKS ON RUSSIAN TERRITORY November 21, 2024, 20:10 Moscow Time, Kremlin Dubbed by Mark Bernardini
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  • Arriva l'ultimo avvertimento di #Putin ,ricordate che la guerra se ci sarà, sarà principalmente in Europa,saranno i vostri figli a combatterla,non quelli statunitensi,#Biden scherza con il fuoco,tanto a bruciare sarete voi,non lui

    Here comes the last warning from #Putin, remember that if there is a war, it will be mainly in Europe, it will be your children who fight it, not the Americans, #Biden is playing with fire, because it will be you who will burn, not him
    Arriva l'ultimo avvertimento di #Putin ,ricordate che la guerra se ci sarà, sarà principalmente in Europa,saranno i vostri figli a combatterla,non quelli statunitensi,#Biden scherza con il fuoco,tanto a bruciare sarete voi,non lui Here comes the last warning from #Putin, remember that if there is a war, it will be mainly in Europe, it will be your children who fight it, not the Americans, #Biden is playing with fire, because it will be you who will burn, not him
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  • Europa a rischio guerra nucleare?

    48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità.

    Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri.

    In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando.

    Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità?

    Europe at risk of nuclear war?

    48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty.

    It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power.

    In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us.

    Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible?

    ---

    Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis
    Europa a rischio guerra nucleare? ☣️ 48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità. Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri. In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando. Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità? Europe at risk of nuclear war? 48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty. It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power. In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us. Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible? --- Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis 📲
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  • Putin: 'Assetto Nuovo' nel 'Momento della Verità'
    Donald Trump (14 giugno 1946) Sebirblu, 12 novembre 2024 A qualche giorno dalla clamorosa rivincita di Donald Trump a 47° Presidente degl...
    https://sebirblu.blogspot.com/2024/11/putin-assetto-nuovo-nel-momento-della.html?m=1
    Putin: 'Assetto Nuovo' nel 'Momento della Verità' Donald Trump (14 giugno 1946) Sebirblu, 12 novembre 2024 A qualche giorno dalla clamorosa rivincita di Donald Trump a 47° Presidente degl... https://sebirblu.blogspot.com/2024/11/putin-assetto-nuovo-nel-momento-della.html?m=1
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    Putin: 'Assetto Nuovo' nel 'Momento della Verità'
    Donald Trump (14 giugno 1946) Sebirblu, 12 novembre 2024 A qualche giorno dalla clamorosa rivincita di Donald Trump a 47° Presidente degl...
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  • L' agenzia britannica Reuters, il Washington Post e il New York Times, hanno riferito la notizia secondo la quale l' amministrazione statunitense uscente avrebbe acconsentito infine all' esercito ucraino di utilizzare i suoi armamenti, pertanto solo quelli di provenienza statunitense, per colpire gli obbiettivi presenti sul territorio russo. Gli armamenti che verrebbero forniti sono i missili Atacms che possono raggiungere un obbiettivo distante 300 km.
    Putin, dal canto suo, pare abbia aggiornato o lo stia per aggiornare la dottrina nucleare cosicché le ff.aa russe possano ritenere come un attacco congiunto al territorio russo un' aggressione da parte di uno Stato non nucleare ma sostenuto da un' altro che lo sia .....Ancora un' azione per spingere la Russia a compiere il primo passo verso un confronto nucleare?
    In questo contesto traballante il presidente argentino al termine di un colloquio con Trump in Florida avuto pochi giorni fa, ha dichiarato ai giornalisti che sta per prendere avvio un esercito di difensori dell' Occidente che rappresenterà un faro per il mondo i cui cardini sono costituiti a nord dagli USA, a sud dall' Argentina, l' Italia in Europa e Israele come sentinella nella frontiera in Medio Oriente.
    Dobbiamo attenderci qualche sorpresa poco o per nulla rassicurante ?
    Lieta serata
    L' agenzia britannica Reuters, il Washington Post e il New York Times, hanno riferito la notizia secondo la quale l' amministrazione statunitense uscente avrebbe acconsentito infine all' esercito ucraino di utilizzare i suoi armamenti, pertanto solo quelli di provenienza statunitense, per colpire gli obbiettivi presenti sul territorio russo. Gli armamenti che verrebbero forniti sono i missili Atacms che possono raggiungere un obbiettivo distante 300 km. Putin, dal canto suo, pare abbia aggiornato o lo stia per aggiornare la dottrina nucleare cosicché le ff.aa russe possano ritenere come un attacco congiunto al territorio russo un' aggressione da parte di uno Stato non nucleare ma sostenuto da un' altro che lo sia .....Ancora un' azione per spingere la Russia a compiere il primo passo verso un confronto nucleare? In questo contesto traballante il presidente argentino al termine di un colloquio con Trump in Florida avuto pochi giorni fa, ha dichiarato ai giornalisti che sta per prendere avvio un esercito di difensori dell' Occidente che rappresenterà un faro per il mondo i cui cardini sono costituiti a nord dagli USA, a sud dall' Argentina, l' Italia in Europa e Israele come sentinella nella frontiera in Medio Oriente. Dobbiamo attenderci qualche sorpresa poco o per nulla rassicurante ? Lieta serata
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  • E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale.
    Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!!
    Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano
    "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi"

    Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali.

    Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”.

    Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
    E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale. Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!! Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi" Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali. Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”. Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
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  • Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE!
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese **** Schoof.

    Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
    Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE! Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese Dick Schoof. Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
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    Brutto clima alla Cop29 di Baku
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima: ecco perché
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  • Il presidente russo Putin sull'Europa

    "Chiedo ai miei colleghi, ai miei esperti, cosa manca in Europa in questo momento. E la risposta è che mancano i cervelli."

    Fonte: https://t.me/bricsnews/3067
    🇷🇺🇪🇺 Il presidente russo Putin sull'Europa "Chiedo ai miei colleghi, ai miei esperti, cosa manca in Europa in questo momento. E la risposta è che mancano i cervelli." Fonte: https://t.me/bricsnews/3067
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  • Si sono conclusi i tre giorni del vertice #BRICS.
    Vi proponiamo un breve reportage video dal Paese “più isolato” del mondo.
    The three-day #BRICS summit has concluded.
    We offer you a short video report from the “most isolated” country in the world.

    #Putin #Russia #Kazan #Occidente #Europa #UE #USA #StatiUniti
    Si sono conclusi i tre giorni del vertice #BRICS. Vi proponiamo un breve reportage video dal Paese “più isolato” del mondo. The three-day #BRICS summit has concluded. We offer you a short video report from the “most isolated” country in the world. #Putin #Russia #Kazan #Occidente #Europa #UE #USA #StatiUniti
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